Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, i carabinieri della compagnia di Palagonia (Catania) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare emessa dall’Ufficio del Gip del Tribunale Calatino nei confronti di 15 soggetti (destinatari 4 di custodia cautelare in carcere, 5 degli arresti domiciliari, 5 dell’obbligo di dimora nel comune di residenza), domiciliati nella provincia di Catania, gravemente indiziati, a vario titolo, in ordine ai reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine, protrattasi da maggio del 2018 a novembre dell’anno successivo, trae origine dall’arresto in flagranza di reato operato dal Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Palagonia nei confronti di un soggetto trovato in possesso di 5 grammi di cocaina occultati all’interno dei condotti di areazione dell’autovettura sulla quale viaggiava, sviluppandosi poi mediante attività tecniche e dinamiche che hanno permesso di evidenziare la sussistenza di un grave quadro indiziario a carico degli indagati rispetto al loro coinvolgimento in un traffico di stupefacenti il cui mercato di elezione è quello di Ramacca e Palagonia. L’attività di commercio illecito, in particolare di cocaina e marijuana, vede al centro, tra gli altri, due soggetti, fratello e sorella (da qui la denominazione convenzionale dell’operazione in: “Family’s Affairs”‘) i quali avrebbero ricoperto un ruolo di prim’ordine nella gestione delle fiorenti “piazze di spaccio” tra i suddetti comuni, il tutto con la collaborazione di altri giovani che, secondo le ricostruzioni, avrebbero svolto il ruolo di “pusher” che di “vedette”.
In particolare, secondo quanto emerso, la metodologia prevalente utilizzata nella distribuzione della droga sarebbe stata quella di stabilire preventivamente degli appuntamenti mediante una utenza cellulare intestata ad soggetto incensurato e che fungeva da vero e proprio centralino di servizio per i vari tossicodipendenti (in una occasione sono state registrate 175 chiamate provenienti da una stessa utenza) che si recavano nei centri di spaccio prestabiliti per i relativi acquisiti: tra questi figurano una sala giochi, una stalla ed un autolavaggio. Dai contatti telefonici registrati, si può ipotizzare che il volume degli introiti del gruppo criminale potesse aggirarsi sui 3.000 euro giornalieri. E’ stato inoltre riscontrato che i gestori delle piazze di spaccio sui comuni di Palagonia e Ramacca operavano in stretta sintonia per il rifornimento dello stupefacente che veniva acquistato presso i quartieri catanesi di Librino e di S. Giovanni Galermo luogo di domicilio di due coimputati col ruolo di fornitori. L’attività ha condotto all’arresto di 9 soggetti in flagranza di reato, 12 denunce a piede libero e 3 segnalazioni per violazioni amministrative in materia di sostanze stupefacenti, permettendo di recuperare 525,67 grammi di cocaina e 250,92 di marijuana, 56 piante della medesima sostanza, nonché il sequestro della somma 23.814,00 euro. Le ulteriori verifiche esperite sui destinatari della misura cautelare hanno inoltre permesso di accertare che 4 tra questi percepiscono il reddito di cittadinanza, motivo per cui sarà avviata la procedura per l’eventuale estromissione dal beneficio.