Sono 19 le misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha individuato due organizzazioni criminali dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Due gruppi criminali distinti che avevano base a Sbarre, quartiere nella periferia sud di Reggio, e che avevano ramificazioni anche in Veneto. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giovanni Bombardieri e dal sostituto procuratore della Dda Walter Ignazitto.
Dei 19 indagati, 17 sono finiti in carcere mentre per due il gip ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione. Agli arrestati non viene contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso ma alcuni di loro, stando alle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, avrebbero legami con ambienti di ‘Ndrangheta e in particolare con la cosca Serraino. Uno degli episodi piu’ inquietanti emerso nel corso dell’operazione – denominata “Sbarre” – e’ il sequestro di persona ai danni di due minori.