Terrore nel centro di Londra nel nome di Allah e sangue sulle elezioni in Gran Bretagna, a soli 4 giorni dal voto dell’8 giugno. Un duplice attacco e’ stato condotto nella notte nel cuore della capitale del Regno: dapprima su London Bridge, ponte simbolo della citta’, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione di morte prima di cadere sotto i colpi della polizia.
Mark Rowley, numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha precisato prima dell’alba il numero delle vittime: 6 morti mentre i feriti sono 50 diversi dei quali, secondo quanto ha riferito il sindaco di Londra Sadiq Khan sono in condizioni critiche. I terroristi, ha detto Khan, hanno in odio la nostra democrazia. Giovedì dobbiamo andare a votare per difendere la civiltà, i diritti umani e la democrazia”.
Morti anche i tre terroristi. Non risultano altri assalitori e sospetti in fuga. Ma le indagini proseguono senza escludere eventuali fiancheggiatori esterni.
Il movente del terrorismo, evocato inizialmente come ‘potenziale dalla premier Theresa May, e’ stato confermato quasi subito dagli investigatori.
Londra ripiomba, quindi, nel terrore a pochi giorni dalle elezioni legislative: ieri sera, come dicevamo, alle 23.08 (le 22.08 in Italia) un furgoncino bianco si è lanciato contro i passanti sulla parte Sud del London Bridge, travolgendo delle persone e, subito dopo, degli uomini armati di coltelli sono usciti dal veicolo e si sono diretti verso il Borough Market, area punteggiata di locali e molto frequentata il sabato sera, colpendo chi si ritrovavano davanti. Sei i morti e 50 i feriti, secondo la polizia, che è velocemente intervenuta, rispondendo alle chiamate di soccorso e che ha freddato tre attentatori: secondo Scotland Yard, riferisce il Guardian, tutti coloro che sono stati direttamente coinvolti nell’attacco sono stati uccisi, ma le indagini sono ancora in stadio iniziale. Un altro episodio di violenza con l’uso di coltelli, ha confermato nella notte la polizia, non è connesso a quando accaduto sul London Bridge.
Ecco cosa sappiamo sino ad ora di questo nuovo attentato nel cuore di Londra, che arriva a meno di due settimane da quello di Manchester, costato la vita a 22 persone, e a poco più di un mese da quello a due passi da Westminster, di simile dinamica.
I servizi di soccorso hanno riferito che 48 persone sono state portate in ospedale, con ferite di diverso grado riportate nell’attacco.
Altre sono state curate sul luogo per ferite minori. Alcuni testimoni oculari hanno parlato di cinque o sei passanti travolti sul ponte. Altri dal Borough Market hanno riferito di diverse persone attaccate poi a colpi di coltelli.
Dove è accaduto L’attacco è avvenuto nel cuore di Londra, nelle immediate vicinanze della stazione London Bridge, trafficatissimo snodo della metropolitana londinese. Il London Bridge costituisce una delle principali arterie stradali della capitale britannica, che porta alla City, il quartiere della finanza. Sulla parte sud del London Bridge, dove sono entrati in azione gli attentatori, si staglia lo Shard skyscraper, l’edificio più alto di tutta la Gran Bretagna.
Per ora gli inquirenti non hanno diffuso alcuna informazione sull’identità dei tre uccisi. Sui corpi di almeno uno degli attentatori è stata ritrovata una sorta di cintura da kamikaze, poi rivelatasi falsa. Secondo la Bcc, uscendo dal pullmino i tre avrebbero gridato ‘lo facciamo per Allah’, ma si tratta di testimonianze raccolte nel caos subito dopo l’attentato La reazione delle forze dell’ordine e delle autorità Gli attacchi sono stati dichiarati ‘eventi terroristici’ alle 23.25, ora italiana. Con il livello di allerta altissimo dopo i recenti attentati, l’intervento della polizia è stato rapido.
Nelle foto dal luogo della nuova strage si vedono agenti che si tengono la testa tra le mani.
La premier Theresa May oggi presiede una nuova riunione del comitato di Emergenza Cobra in risposta a quello che ha definito ‘orribili eventi’. Il sindaco di Londra ha parlato di attacco deliberato e vile contro londinesi e turisti innocenti della capitale.
Il presidente degli Usa Donald Trump, che sull’attacco a Manchester ha dovuto affrontare l’ira britannica per le fughe di notizie dall’America, ha offerto l’aiuto degli Stati Uniti: qualsiasi cosa gli Usa possano fare per aiutare Londra e la Gran Bretagna, ci saremo. Siamo con voi, Dio di benedica.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la Francia è ora più che mai vicina alla Gran Bretagna.