Durante il seminario di Palermo con 115 giovani da tutto il mondo, la presentazione del libro Famiglie transnazionali dell’Italia che emigra. Costi e opportunità

Il 18 aprile viene presentato a Palermo, nell’ambito del «Seminario per la creazione di una rete di giovani italiani nel mondo» promosso dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero», il volume

Famiglie transnazionali dell’Italia che emigra. Costi e opportunità  di Valeria Bonatti, Alvise del Pra’, Brunella Rallo e Maddalena Tirabassi

Si parla tanto dei giovani che emigrano, ma poco sappiamo delle loro famiglie. Questo volume punta l’attenzione proprio su chi resta: i genitori. In particolare, analizza le relazioni economiche che si stabiliscono all’interno delle nuove famiglie transnazionali: quanto spendono i genitori per aiutare i figli a conseguire una formazione superiore o a costruirsi una carriera lavorativa soddisfacente in un altro paese? Quanto costa cercare di tenere assieme la famiglia, seppure temporaneamente, per esempio attraverso viaggi e soggiorni dei genitori all’estero e i ritorni occasionali dei figli a casa? E quali sono le prospettive di una futura riunificazione familiare? Attraverso i risultati di un’inchiesta condotta on line tra le famiglie italiane dei giovani migranti, e le testimonianze dei diretti interessati (genitori e figli), la ricerca esplora le nuove relazioni familiari, declinate anche in termini economici.  Come racconta Brunella Rallo, presidente dell’Associazione Makran e fondatrice di mammedicervellinfuga.com: «Sono in molti a sostenere e documentare l’alto prezzo dell’emigrazione giovanile per il Paese in termini di perdita del capitale umano, mancato ritorno dell’investimento pubblico in istruzione, mancate entrate fiscali. Noi ci siamo interrogati sui costi privati delle «famiglie a distanza». Infatti, dal nostro punto di osservazione – una community on line a cui da tre anni partecipano i genitori di ragazzi italiani emigrati all’estero – registriamo che anche le famiglie contribuiscono, in maniera diretta o indiretta, all’economia delle nuove emigrazioni: invio di denaro, acquisto di biglietti aerei, spedizioni di pacchi e regali. Di qui il nostro interesse ad approfondire il tema delle relazioni economiche familiari attraverso un’indagine on line». Nelle parole di Maddalena Tirabassi, direttrice del Centro Altreitalie per le Migrazioni Italiane, Globus et Locus: «Ci siamo chiesti anche, come cambia con questa nuova emigrazione, la famiglia italiana, è vero che sta diventando sempre più cosmopolita? Qui abbiamo genitori che viaggiano all’estero con frequenze mai viste prima, che imparano nuove lingue in età avanzata per parlare con i nipoti, che consultano la posta elettronica e usano disinvoltamente sia Skype che WhatsApp. Se da una parte viene riconfermata l’importanza del sostegno familiare, soprattutto nelle fasi iniziali, alla vita dei figli all’estero, se ne ricava l’immagine di una famiglia italiana in grado di adattarsi ai cambiamenti del terzo millennio, come testimonia l’alto numero di partner di altra nazionalità, che tocca circa una famiglia su cinque».

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