E’ accaduto nel vicentino. Una donna, malata di tumore, era incinta di sette mesi ma non se ne era accorta.
Aveva pensato infatti che il gonfiore del ventre fosse dovuto alla chemioterapia che stava effettuando per sconfiggere il cancro. Come riporta ‘Il Giornale di Vicenza’, la donna, una 29enne di Lusiana in provincia di Vicenza, era al settimo mese di gravidanza e mercoledì scorso ha dato alla luce una bambina.
La donna pensava a tutto tranne di aspettare un bambino. Lo scorso agosto si era sottoposta a un intervento per l’asportazione di un tumore maligno all’ospedale di Bassano, a marzo le era stato diagnosticato un tumore al seno per cui si era sottoposta a un ciclo pesante di chemioterapia.
Proprio gli effetti delle cure: gonfiore, aumento di peso e nausea, assenza di ciclo mestruale erano state associate dalla 29enne agli effetti collaterali delle terapie anti-cancro quando, in realtà, la sintomatologia era quella di una qualsiasi donna in stato di gravidanza. La scoperta, lo scorso lunedì, quando da un’ecografia di controllo è spuntato il corpicino della bimba. La ragazza è stata ricoverata e mercoledì ha alla luce una bellissima bambina.
Proprio mercoledì lo specialista aveva disposto un tracciato, a cui la giovane si è sottoposta. Durante la visita, però, il ginecologo di turno si accorge che il sacco amniotico si è rotto. È necessario intervenire con un taglio cesareo. Un parto lampo, che al momento però
La piccola gode di ottima salute. Un vero e proprio miracolo se si considera che la sua mamma non aveva potuto occuparsi di lei, al punto di non accorgersi nemmeno della sua esistenza, perché impegnata a lottare contro il cancro. Una chemio che, allo stato attuale, non risulta aver avuto ripercussioni su quella neonata, sopravvissuta a tutti quei potenti veleni, che non le hanno impedito di venire alla luce.