E’ morto Lucio Dalla. Stroncato da un attacco di cuore

E’ morto stamattina, a soli 68 anni, il cantante bolognese Lucio Dalla. A stroncarlo è stato un infarto.  Il cantante è deceduto, stroncato da un attacco di cuore,  a Montreux, in Svizzera. Qui si trovava per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Era nato infatti a Bologna nel 1943 e ad alla sua data di nascita dedicò una famosa canzone (4 marzo 1943) presentata al Festival di Sanremo del 1971. Festival a cui ha preso parte anche quest’anno su invito del suo amico e concittadino Gianni Morandi. In particolare, sul piano musicale (è stato anche attore e regista) è stato uno dei più affermati cantautori italiani, considerando la continuità della sua carriera che sfiora i 50 anni di attività artistica. Musicista di formazione jazz, riscopertosi poi autore dei testi delle sue canzoni in una fase matura, suona da clarinettista e sassofonista, e talvolta da tastierista. La sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, arrivando a varcare confini della lirica e della melodia italiana.

Finardi” Non me l’aspettavo”- La sorpresa per l’improvvisa scomparsa di Lucio Dalla ha colpito Eugenio Finardi che con il cantautore bolognese ha condiviso anche l’ultimo Festival di Sanremo. “Lucio no, proprio non me l’aspettavo!”, dice Finardi che lo ripropone proprio nell’ultimo ricordo dell’Ariston: “sempre allegro, con quei suoi occhi da Elfo che sembravano guardarti dentro e sorridere di ciò che vedevano. Sembrava eterno. Lo stesso che clowneggiava con il clarinetto alla Palazzina Liberty di Milano, quando lo vidi per la prima volta mentre cantava “Com’ è Profondo Il Mare”, 30 anni fa. Lo stesso che cantava ‘Paff Bum’ con i mitici Yardbirds, guadagnandosi il rispetto e la gratitudine di noi piccoli rocker. Un jazzista inventatosi cantautore trasformato in Pop Star. Mi ha fatto l’onore di suonare in 2 mie canzoni. Un uomo fiero, ironico, molto emiliano. Un grande musicista – ha concluso Finardi -. Però questa brutta sorpresa non dovevi farcela Lucio! Buon viaggio, salutami Caruso”.

Vanoni: “Non riesco a crederci”- “Una notizia come un fulmine, un vuoto al quale non riesco a credere, il cuore si rifiuta di soffrire per l’impossibile”. Così Ornella Vanoni su Twitter dopo la morte di Lucio Dalla.

 

 

 

Napolitano:”Ha diffuso la canzone italiana nel Mondi”- “Lucio Dalla è stato “autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo. E’ stato un artista amato da tanti italiani di diverse generazioni. E a me personalmente è caro il ricordo dei nostri incontri, e dell’ultimo, a Bologna, per una iniziativa di beneficenza, ritrovando in ogni occasione la schiettezza e delicatezza del suo tratto umano”.Esprime così il proprio cordoglio alla famiglia di Dalla, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Baudo: “Lo spronai a cantare Caruso – “Per me Lucio Dalla era un fratello. Con lui scompare una parte grandissima della mia vita musicale e artistica” . Ad affermarlo è Pippo Baudo che con Dalla ‘ha vissuto “momenti indimenticabili”. ”Io – spiega Pippo – sono stato presente, e modestamente artefice dei suoi successi. Ne ho apprezzato fin dall’inizio la grande fertilita’, la grande sensibilita’, l’ironia, l’umiltà”…Quando  scrisse 4 marzo ’43 – disse – la canzone non fu accettata a Sanremo perchè c’era una parolaccia che gli chiesero di cambiare… Ricordo quell’introduzione con il clarino… Era la fine del mondo”. “Anche su ‘Caruso’ – continua Baudo – Dalla ci andò cauto all’inizio. Mi disse non la faccio, mi sfotteranno, mi vergogno”, ma io lo spronai a cantarla a Fantastico. Anche quella volta un successo enorme”.

Morandi: “Mi mancherà, era un grande amico” – “Ci conoscevamo dal ’63 e eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi”: così Gianni Morandi al Tg1 ricorda Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera all’età di 69 anni. “Mi manca l’amico – aggiunge Morandi, che quest’anno è riuscito a convincere Dalla a partecipare al festival di Sanremo -. E’ stato uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare. Lui è stato un artista unico, a me mancherà molto anche come grande amico”.

 

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