ROMA. Nel quarto trimestre del 2014 per le famiglie con una spesa media mensile più bassa, quindi le più povere, l’Istat registra prezzi in deflazione (-0,2%). Per i nuclei che invece hanno i livelli più elevati di acquisto, i più ricchi, l’indice è positivo (+0,3%). Sono così state avvantaggiate le fasce con budget limitati, come accade sempre nei periodi di bassa inflazione, ma guardando agli ultimi 9 anni lo scenario si capovolge: +21,8% per chi spende meno e +18,2% per i più benestanti.
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