La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è stata uno spettacolo meraviglioso: la suggestione delle delegazioni in barca sulla Senna, le luci, i suoni, le esibizioni dei grandi artisti internazionali. Perfino il ritrovato rintocco delle campane di Notre Dame, il primo dopo l’incendio che la devastò nel 2019. Al netto di una imprevedibile pioggia battente che ha sferzato l’intero show, tutto è stato pensato al dettaglio e in grande. Un successo pieno, con un ma altrettanto ingombrante: quel successo Emmanuel Macron e la sua Francia lo hanno voluto tenere tutto per sé, cancellando o quasi gli atleti che sono l’anima e i primi interpreti dello spirito dei Giochi.
La Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, in Italia è stata trasmessa su Rai 2 e vista da oltre 4 milioni di spettatori.
All’indomani del grandioso spettacolo, concluso con l’accensione di un braciere volante a forma di mongolfiera, pressoché tutti gli osservatori sono concordi nel ritenere che la prima celebrazione sia stata quella della grandeur francese e, a caduta, dell’ego di un presidente altrimenti assai malconcio. Non tutto, però, nella serata perfetta di Macron è andato come doveva: monsieur le président è stato fischiato, al pari di quella delegazione israeliana al centro delle più alte preoccupazioni per la sicurezza e oggetto di odiose discriminazioni da parte dei sui compari elettorali della France Insoumise di Mélenchon.
Uno spezzone della cerimonia d’apertura è finito, in particolar modo, nell’occhio del ciclone. Una sorta di parodia dell’Ultima Cena di Leonardo in cui il Cristo viene raffigurato con una donna, mentre gli apostoli sono rappresentati da artisti queer e drag. La polemica si è scatenata in Francia in primo luogo («non ci rappresenta», ha detto l’europarlamentare Marion Meréchal, membro dei Patrioti per l’Europa e nipote di Marine Le Pen) e a cascata nel resto del mondo. Elon Musk l’ha definita «estremamente irrispettosa nei confronti dei cristiani». «Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi», ha detto invece il leader della Lega Matteo Salvini alla ‘parodia drag’ de l’Ultima cena’ alle Olimpiadi di Francia. Molto critici sul caso “Ultima Cena” anche l’ex senatore della Lega Pillon e Antoniozzi di FdI.
Sui suoi canali social, Matteo Salvini ha scritto nella mattinata di sabato 27 luglio: “Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi“.
Il messaggio del leader della Lega campeggia sopra un collage con il dipinto di Leonardo da Vinci “L’Ultima Cena” e la rivisitazione in “chiave Drag” fatta durante la Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024.
L’ex senatore della Lega Simone Pillon ha scrtto su X: “Quello rappresentato ieri a #Paris2024 è il neo Occidente woke. Le radici cristiane ridicolizzate, l’umanità priva di identità sessuale, tutto ridotto a un gigantesco gay pride dionisiaco. Dovremmo ritirare la nostra delegazione, e lasciare Macron a correre solo verso l’abisso”.
In un secondo messaggio, lo stesso Pillon ha poi aggiunto: “Le Olimpiadi sono di tutti. Se diventano strumento di propaganda ideologica di alcuni, non sono più Olimpiadi ma LGBTiadi. Ecco perché faremmo bene a ritirare la delegazione“.
Le dichiarazioni di Alfredo Antoniozzi. vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, sul tema Olimpiadi: “Anche all’inaugurazione dei Giochi la Francia di Macron e Melènchon è riuscita a dare il peggio di sé: prima la rappresentazione in chiave drag queen dell’ultima cena che prende in giro miliardi di cristiani nel mondo, poi i capi di Stato lasciati sotto la pioggia”.
Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia ha anche detto: “La Francia di oggi sembra in mano a filo islamici che non hanno nulla delle loro radici. E offende quella laicità che impone il rispetto per ogni religione”.
C’è poi stato un dettaglio della cerimonia particolarmente rivelatore: la protezione dalla pioggia. La tribuna d’onore era scoperta, lasciando capi di Stato e monarchi esposti alle intemperie, tanto che Sergio Mattarella – protetto prima dall’ombrello della figlia Laura e poi da un impermeabilino di plastica leggera da turista in coda per entrare al museo – è stato costretto ad abbandonare gli spalti subito dopo il passaggio della delegazione nazionale. Lo stesso hanno fatto anche altri leader. Solo la tribuna in cui sedeva Macron, in compagnia del presidente del Cio Thomas Bach, era coperta, consentendo ai due di guardare indisturbati e all’asciutto lo spettacolo.
Dopo le critiche di Marine Le Pen alla cantante franco-maliana Aya Nakamura, che a suo dire sarebbe poco rappresentativa della Francia, il Rassemblement prende di mira quella che sembrava la ricostruzione dell’ultima cena, davanti a una sfilata di moda, con protagoniste alcune drag queen e al posto di Gesù Cristo un dj.