È morto ieri al policlinico Sant’Orsola di Bologna, dov’era ricoverato, il grande italianista, filologo, saggista e critico letterario Ezio Raimondi. Avrebbe compiuto 90 anni sabato prossimo. Il letterato, a lungo presidente de ‘Il Mulino’, ha formato generazioni di studenti. Era nato a Lizzano Belvedere il 22 marzo del 1924 ma fin da bambino ha abitato a Bologna. Oltre alla sua straordinaria carriera accademica nell’Universita’ di Bologna e’ stato professore ospite in numerose università straniere. Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha espresso, a nome della città, il cordoglio per la scomparsa di Ezio Raimondi: “Ezio Raimondi era in grado di unire nella sua persona modestia, capacità critica, grande rispetto per le Istituzioni e vivida immaginazione. Forse proprio per questo e’ rimasto impresso un grandissimo numero di studenti. Con lui Bologna e l’Italia intera perdono un esempio di vita incentrata sul rigore e sulla capacità comunicativa. Con Raimondi, secondo Palma Costi, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, scompare “uno dei più grandi studiosi della letteratura italiana, e per molti anni alla guida dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. Anche la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, ha ricordato Raimondi: “un figlio della nostra terra, era nato a Lizzano in Belvedere come un altro grande, Enzo Biagi, che con i suoi studi e le sue bellissime lezioni ha accompagnato intere generazioni di giovani nella nostra Universita’ dando un contributo di altissimo profilo alla cultura del nostro Paese, e non solo”.