Il sorbetto al limone, nonostante sia conosciuto in tutto il mondo, è cosa nota che ha una tradizione tutta italiana. Ma non molti sanno che le sue origini sono soprattutto siciliane.
Che sia servito a metà pasto per separare i piatti o come dessert, rimane il dolce fresco più apprezzato grazie alla sua versatilità. Che sia a casa o al ristorante, il sorbetto, in Italia, completa la cornice di qualsiasi pranzo domenicale in famiglia.
La storia che lo caratterizza è secolare. La sua esistenza è documentata nei testi dell’antichità classica. I greci e i romani posizionavano il ghiaccio al buio in profonde grotte o cavità scavate nel terreno per conservarlo e poi aromatizzarlo con della frutta. Si narra, addirittura, che l’imperatore Nerone facesse arrivare il ghiaccio direttamante dai monti dell’Appennino. Poi questa usanza si perse.
Nel nono secolo, in epoca medievale, gli arabi occuparono la Sicilia e fecero rinascere questa tradizione. Per preparare il sorbetto prelevavano il ghiaccio dalla cima dell’Etna, dei Nebrodi e dei monti Iblei. Per conservarlo impararono a mescolare la neve col sale marino come tecnica per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la sua lavorazione.
In questo contesto si inserisce anche l’etimologia della parola “sorbetto”. Infatti, il nome proviene dal turco şerbet (sorbire), che deriva a sua volta dall’arabo sharāb, ovvero “bibita fresca”.
Fu decisiva l’invezione di un pescatore di Aci Trezza, paese in provincia di Catania. L’uomo realizzò il primo prototipo di gelatiera.Tuttavia, intraprese la diffusione di questo dessert nel mondo, non lui, ma suo nipote Francesco Procopio dei Coltelli che, all’inizio del diciassettesimo secolo, portò l’invenzione del nonno a Parigi, dando origine al primo caffè d’Europa: Le Procope.
Il sorbetto arrivò anche alla corte di Luigi XIV che diede al siciliano l’esclusiva di fornirgli le cosiddette “acque gelate”. Preparlo oggi è abbastanza semplice.
Ingredienti per 5 porzioni: 180 ml di acqua, 6 limoni non trattati, 1 albume, 150 g di zucchero.
Il procedimento è abbastanza semplice: per prima cosa bisogna preparare uno sciroppo, facendo bollire l’acqua con lo zucchero e la scorza di mezzo limone. Il composto ottenuto va poi montato con succo di limone, un po’ di scorza grattugiata e un albume pastorizzato montato a neve. Dopodiché va posizionato in frigorifero e fatto riposare per qualche ora finché non avrà ottenuto la giusta consistenza. Ogni mezz’ora andrà mescolato il tutto per rompere il ghiaccio e far incorporare aria.