Facebook è il più grande social network del mondo e da oltre tredici anni domina incontrastato il mondo social,tuttavia recentemente tra gli under 18 non riscuote più lo stesso favore che continua ad avere tra gli adulti, infatti gli adolescenti gli preferiscono altri social come Snap Chat più adatti alle loro esigenze e soprattutto off- limits per i maggiorenni. E’ il caso di Monkey il nuovo social network per teenagers creato dai teenagers: Ben Pasternak e Isaiah Turner, rispettivamente 17 e 18 anni, sono due ragazzini prodigio che hanno lanciato il social” Monkey” in questi giorni con grandissime ambizioni, come quella dichiarata dai suoi fondatori di “diventare l’ app numero uno al mondo” ma soprattutto, con già oltre 200mila utenti iscritti, e a poche settimane dalla sua release in gennaio nell’ App Store, già annoverata tra le 25 App più scaricate.
Ma come funziona Monkey? Monkey è l’ app del momento, una video chat molto simile a “chat roulette” per certi versi, che mette in contatto casualmente gli utenti cercandoli on line. Monkey non si occupa quindi di cerchie di conoscenze reali come gli amici di scuola o del mare, ma si focalizza su gli “amici di internet”.”Avevo gruppi di amici ovunque, da YouTube ai forum di tecnologia – ha spiegato Turner al web magazine Mashable – Con gli amici della vita reale si possono generare pettegolezzi o drammatizzare situazioni, con quelli online non ci sono legami, puoi lasciarti andare di più”.
Ecco allora l’idea di Monkey: l’App infatti mette in contatto casualmente due utenti che non si conoscono, mostrando delle brevi informazioni di base, se si vuole iniziare la conversazione basta diventare amici. Si chiacchiera per dieci secondi per vedere se c’è intesa e poi si può estendere il tempo se ci si piace. Altrimenti si chiude e si passa ad altri.
Se poi l’interesse a continuare ulteriormente la conversazione è reciproco è possibile continuare a tenersi in contatto collegandosi su Snapchat. Allo sviluppo ci sono nuove release di Monkey, per cui i due enfant prodige hanno già previsto degli upgrade: una chat interna testuale e l’introduzione dei filtri (età, genere, luogo, hashtag) per profilare meglio gli utenti e aiutarli così a trovarsi in chat davanti persone più affini ai propri interessi.
Monkey sfrutta il meccanismo di base di “chat roulette” ma garantiscono i suoi creatori in un ambiente molto pulito e libero da pervertiti. Infatti “chat roulette” è un social molto controverso, perché a dispetto dell’intento del social “ del fare amicizia” con cui era stata lanciata nel 2009, molti utenti hanno deciso di usarla invece per cercare partner con cui fare video-chat a contenuto erotico.Ma Ben e Isaiah hanno pensato anche a chi non si comporta bene e se ci sono problemi è possibile contattarli direttamente su Snapchat per segnalare tutto quello che non va.
Ma chi sono questi due piccoli geni emuli di Zuckerberg?
L’ australiano Ben Pasternak è un vero ragazzino prodigio, che vanta già un app di ecommerce per under 18 di nome Flogg ch efunziona come una sorta di ebay su cui rivendere tutte le cose che non usi più ma verticalizzata sul target giovanile, inoltre ha al suo attivo lo sviluppo di un gioco per smartphone, chiamato Impossible Rush, che con il suo mezzo milione di download aveva suscitato l’ attenzione di colossi come Google e Facebook intenzionati ad acquisirlo. Pasternak ora vive a New York per lanciare proprio Monkey, la sua ultima creatura, qui condivide l’appartamento con il suo socio, un altro “baby fenomeno” della programmazione Isaiah Turner, americano del Maryland, incontrato proprio su un forum di “hacking and coding”.
Anche questa volta la creatura di Pasternak non è passata inosservata ai “grandi” del settore: quando l’App è stata lanciata il numero uno di Apple Tim Cook ha scritto ai due teenager un email di congratulazioni e un messaggio è arrivato anche da John Maloney, l’ex presidente Tumblr. Molti finanziatori e business angel sono già interessati a investire sul nuovo social network dei teenager.
Tuttavia i ragazzi ancora ci tengono molto a distinguersi dai loro “cugini più grandi” di Snap chat e Facebook, mantenendo ben chiare le distanze dal mondo degli adulti e sottolineando sulle pagine di Mashable: “Uno dei grandi problemi è che tutte le applicazioni distribuite sono costruite da un pugno di adulti, mentre noi siamo entrambi creatori del progetto ma allo stesso tempo utenti finali dello stesso. Non esattamente come Snapchat”. La chiave del loro successo sarebbe tutta qui : creare un social per teen ager fatto da teenager. Attualmente infatti l’ età media degli iscritti sarebbe 17 anni(Monkey non mette in contatto adulti e minori, sebbene il processo di iscrizione non sia tale da impedire di falsificare l’età). secondo Pasternak che ha anche dichiarato: “Mi piace pensare a Monkey come una sorta di mondo sommerso precluso agli adulti.”
Vista la crescente popolarità di quest’ App tra gli adolescenti c’è da aspettarsi che Pasternak e Turner ne faranno di strada, e chissà che un giorno Zuckerberg non debba preoccuparsi di due ragazzini terribili?! Solo il tempo ce lo dirà, ma di sicuro i due inventori di Monkey hanno tutte le carte in regola per un enorme successo.
Valentina Franci