Claudio Calenda va in soccorso del Pd per evitare la vittoria di Matteo Salvini alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. Sembra, ormai, che una certa parte della politica italiana abbia come uno obiettivo evitare la vittoria della Lega alle prossime elezioni regionali dimenticandosi di come l’Italia stia cadendo a pezzi. La nuova creatura dell’europarlamentare nascerà il prossimo 21 novembre con l’aiuto di Matteo Richetti, ex senatore dem. L’ex ministro del governo Renzi però mette subito un paletto, di non poco conto: nessuna alleanza territoriale con il M5S. A Roma non l’avranno presa bene perché questo aspetto rischia di incrinare ancora di più i già tesi rapporti dei due principali azionisti della maggioranza giallorossa. Non per Calenda che ha messo nero su bianco, in tweet, questo aspetto: ad agosto già aveva tuonato contro il matrimonio fra Pd e M5S e dopo il fallimento del ‘modello Umbria’ non poteva fare marcia indietro. Nel tweet di lancio di questa nuova formazione politica ‘regionale’ Calenda dichiara apertamente dove si collocherà: “Confermo il mio pieno appoggio a Bonaccini per la sua elezione a presidente della Regione Emilia Romagna. Ovviamente a patto che, come avvenuto in Umbria, il Partito democratico non si allei ai 5 Stelle”. Il suo partito dovrà lavorare a favore dell’attuale governatore dell’Emilia Romagna e accanto al Pd per arginare l’onda sovranista. Sembra una mossa disperata, dettata proprio dai Dem, per evitare una dispersione di voti di un elettorato ‘sconcertato’ e per la prima volta nella storia ‘critico’ o ‘dubbioso’ sull’operato del centro sinistra, che comunque ha ben governato, in regione. Gennaio è alle porte e si vedrà se Calenda riuscirà nel suo intento.
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