A 30 anni esatti dal primo debutto di questo felice testo di Iaia Fiastri (una delle autrici piu’ importanti nella storia della ditta Garinei e Giovannini) e di Bernardino Zapponi con le musiche del grande Maestro Armando Trovajoli, Alessandro Longobardi per Viola Produzioni produce ‘E…se il tempo fosse un gambero?, una delle commedie musicali più amate dai romani.
Sarà il regista Saverio Marconi, che già si era confrontato con uno dei titoli del repertorio di Garinei e Giovannini, Il giorno della tartaruga, a firmare la nuova edizione che racconta una storia delicata e divertente che si snoda dai nostri giorni del 2016 a… 60 anni prima.
Il sogno di poter tornare indietro nel tempo è da sempre un’ipotesi seducente, accompagnata in questa commedia da una colonna sonora memorabile e dalla leggerezza e dal divertimento del testo originale proposto in un nuovo adattamento, che rende questo spettacolo assolutamente attuale. Nei due ruoli principali troveremo due grandi interpreti con un profondo ‘spirito romano’, che daranno vita ai personaggi di Max e Adelina. Il primo avrà il volto di Francesco Pannofino, poliedrico e straordinario attore teatrale, di cinema e tv oltre che inimitabile doppiatore; il secondo quello di Emy Bergamo, giovane e bellissima attrice che si è già cimentata con successo in Rugantino della celebre Ditta G&G.
Tutto prende il via dall’ottantenne Adelina, rimasta nubile, che mentre spegne le candeline di un compleanno così importante trascorso in solitudine, piena di nostalgia per la giovinezza perduta, esprime un desiderio segreto e mai sopito, per il quale venderebbe anche l’anima: tornare a quando aveva 20 anni e poter così sposare quel Principe che aveva chiesto la sua mano e che lei aveva rifiutato.
Ecco allora che, servendosi di un diavolo un pò goffo, quasi da ‘serie C’, il Re delle Tenebre intercetta questo desiderio e per indurla in tentazione la riporta indietro di 60 anni: è così che Adelina torna ad essere una giovane fruttivendola a Campo De’ Fiori, alle prese con le avances del Principe Poniatowskij e con i debiti di famiglia. Ma ogni tentativo di approccio tra il Principe e Adelina si conclude con uno schiaffo proprio come 60 anni prima; così il diavolo, prese le sembianze di Max l’autista del Principe, inizia a perdere ogni speranza di cambiare il corso delle cose e di corrompere la pura Adelina. Inaspettatamente, sarà il Bene rappresentato dalla giovane a prevalere tra inganni e trasformismi, per un lieto fine in cui finalmente sarà l’amore a trionfare.
Lo spettacolo debutta in prima nazionale il 15 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma dove resterà fino al 15 gennaio.