È una Juventus mostruosa. C’era tanta attesa per questa partita a Glasgow, in Scozia una bolgia attendeva Madama. La partita doveva essere preparata bene in ogni dettaglio, perché le partite in Champions non vanno trascurate, anche quelle che sulla carta possono sembrare più abbordabili, se preparate male possono trasformarsi in disfatte. La storia di questa competizione è piena di gare ribaltate negli ultimi secondi, qualificazioni già scontate che, invece, non sono state più tali con squadre che si sono fatte rimontare un vantaggio che poteva far pensare a dei giochi fatti. La Champions è questa, di solito le favorite fanno una fatica tremenda, ad esempio l’anno scorso ad issarsi sul trono d’Europa è stato un Chelsea che, agli ottavi, è stato ad un passo dall’essere estromesso dal Napoli. Insomma, questa Juventus che sta dominando il campionato italiano, è andata a ruggire anche al Celtic Park. I bianconeri si impongono sempre con grande ardore e intensità, il furore che anima questa squadra è impressionante, e tutte le squadre, quindi, si affannano dinanzi al suo pressing incessante e martellante. Ieri, gli scozzesi sono stati sopraffatti dalla furia juventina, così già dopo tre minuti, il catino scozzese è stato gelato dal vantaggio di Matri. Certo, si è vista una Juve stratosferica e travolgente, ma la retroguardia del Celtic è stata comica. Raramente in una competizione di tale prestigioso, si registrano tutti questi errori di una squadra in una singola partita. Le polemiche sono divampate per la decisione del tecnico Lennon, di schierare in difesa Efe Ambrose, reduce dalla coppa d’Africa vinta con la Nigeria, e che ha combinato davvero disastri. Imbarazzante la sua prestazione che ha spianato la strada ai bianconeri, con il senno di poi, nell’entourage scozzese si parla di una scelta arrischiata e inopportuna quella di gettare nella mischia un giocatore evidentemente prosciugato da una competizione giocata ad alti livelli. Sta di fatto, che la Juve ha dettato legge al Celtic Park e, dopo il vantaggio lampo, ha saputo contenere le avanzate dei padroni di casa, dilagando poi nella ripresa con Marchisio e Vucinic. Che dire, una prova sontuosa, una notte da eroi per i bianconeri che hanno ormai ipotecato il passaggio ai quarti di finale. A meno di una Waterloo, il ritorno dello Juventus Stadium dovrebbe essere solo una formalità ma, considerando le sorprese e i colpi di scena che riserva la Champions, meglio tenere alta la guardia e disinnescare subito la veemenza con cui il Celtic approccerà alla partita. Resta comunque una Juve da impazzire, e pensare che due settimane fa si parlava di una squadra in crisi di nervi e risultati, le polemiche dopo la gara con il Genoa hanno tenuto banco per un bel po’, ma la squadra ha fatto capire sul campo di essere in salute. Non si può non elogiare una squadra che gioca con una tale intensità indipendentemente da chi si trova di fronte, non è un caso che stia entusiasmando i suoi tifosi sia in Italia che in Europa. Dopo una prestazione come quella di ieri, per quanto riguarda il nostro campionato, la domanda è una sola: riuscirà il Napoli a disarcionare, o quantomeno, a tenere testa a questa Juve?
Maurizio Longhi