ANFIR ha messo intorno a un tavolo le istituzioni, ABI, ESPB ed altri importanti esperti per analizzare come, in un momento di crisi e in un contesto di nuove fragilità, i finanziamenti pubblici e privati in sinergia possano sostenere il tessuto imprenditoriale. Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, è intervenuto Michele Vietti, presidente di ANFIR, che ha introdotto il convegno “Finanza pubblica e privata nella gestione dei fondi europei”, sottolineando con preoccupazione come “la situazione economica e finanziaria a livello nazionale ed europeo si stia facendo critica” con “il patto di stabilità che ricomincia a stringere e può creare difficoltà -non solo per i conti pubblici ma anche sul sistema preduttivo”. In tal senso “è importante fare sistema tra tutti gli attori che possono gestire i finanziamenti che, indipendentemente dalla loro natura pubblica o privata, devono produrre un effetto leva per arrivare a rivitalizzare il sistema produttivo e imprenditoriale sul nostro territorio”.
Le stesse preoccupazioni sono condivise da Carlo Cottarelli, Direttore PESES Università Cattolica ed ex senatore, per cui “lo Stato dell’economia italiana vede una crescita non particolarmente forte. Il nostro problema è che se c’è maretta sui mercati finanziari siamo considerati vulnerabili e nel caso vi fosse un grande choc ci sarà ancora bisogno di qualche aiuto da parte delle istituzioni europee con cui dovremmo continuare ad avere un dialogo costruttivo perché dipendiamo da loro”. Marcel Roy, Segretario Generale EAPB, ha dato il suo contributo alla discussione con l’obiettivo di “offrire una vista d’insieme su come le banche pubbliche nei diversi Stati membri eseguono la messa in atto dei fondi strutturali per poter finanziare le piccole e medie imprese nelle regioni”. Il grande tema resta quello di aiutare le imprese a gestire bene i fondi; in questo senso, Pierfrancesco Gaggi, Vicedirettore Generale ABI, ha sottolineato come la “collaborazione con ANFIR è di estrema rilevanza perché per il settore bancario è di fondamentale importanza che i fondi messi a disposizione dall’Europa, e che devono fluire nell’economia, vengano resi disponibili attraverso strumenti che siano il più possibile tipizzati e omogenei e questo per il beneficio degli utilizzatori finali stessi”. ?