A partire dallo scorso 22 aprile, diverse opere di manutenzione rientrano tra quelle realizzabili in regime di edilizia libera, senza autorizzazioni né pratiche burocratiche, consentendo in molti casi di utilizzare agevolazioni fiscali. Vediamo una breve panoramica dal sito delle piccole-media imprese pmi.it.
Normalmente la manutenzione ordinaria non dà diritto alla detrazione per i lavori di ristrutturazione edilizia al 50% fino a un limite di spesa di 96mila euro per tutto il 2018. Tuttavia esistono delle eccezioni, come la sostituzione infissi o lavori che aumentano la sicurezza. I lavori nei giardini possono utilizzare il bonus verde previsto dalla Legge di Bilancio 2018, la sostituzione di impianti può dare diritto al bonus per la riqualificazione energetica.
Di norma l’agevolazione riguarda i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Può però ricomprendere i lavori di manutenzione ordinaria se su parti comuni di condominio o se rientrano in ristrutturazioni di più ampia portata, o ancora se hanno finalità particolari (ad esempio, l’aumento delle condizioni di sicurezza).
La riparazione, sostituzione o rinnovamento di infissi interni o esterni di un singolo appartamento non è agevolabile (a meno che non comporti demolizione). Se riguarda le parti comuni dell’edificio rientra fra le opere agevolabili al 50%. Se gli infissi producono un risparmio energetico (ad esempio, diminuendo la dispersione di calore) rientrano anche nel bonus energia al 65%, fino a un tetto di spesa di 60mila euro. In questo caso è opportuno scegliere l’agevolazione più conveniente in base alla tipologia di lavori realizzati e alla spesa sostenuta.
Detrazione al 50% anche per gli interventi di sistemazione della facciata (anche la semplice tinteggiatura), per nuova installazione o sostituzione con modifiche della grondaia, per l’intero rifacimento o la messa a norma dell’impianto elettrico o il rifacimento o l’innovazione di quello idraulico, per la pavimentazione delle aree pertinenziali del condominio. Rientrano sempre nell’agevolazione sulle ristrutturazioni i lavori che servono ad eliminare barriere architettoniche (anche la semplice realizzazione dell’ascensore) e quelli che servono a prevenire il rischio di illeciti, come i furti.
I lavori che riguardano le aree verdi (gazebo, pergolati, ripostigli per attrezzi, tende, serre mobili stagionali) possono accedere al bonus verde al 36%, fino a un limite di spesa di 5mila euro, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018. In questo caso bisogna attendere istruzioni dettagliare dall’Agenzia delle Entrate, ma la formulazione della manovra indica che non può trattarsi di normali spese di manutenzione del giardino. Bisogna effettuare interventi più strutturali (ad esempio, la realizzazione di una nuova area verde), e in questo caso sono agevolabili anche i relativi lavori di progettazione e manutenzione.
Infine, le opere che hanno impatto sul risparmio energetico, come l’installazione o la riparazione di pompe di calore o di pannelli fotovoltaici possono essere agevolabili al 65% nell’ambito del bonus energia. Per quanto riguarda le pompe di calore ad alta efficienza, il tetto di spesa è pari a 30mila euro, per gli impianti solari a 60mila euro.