E’ necessario procedere “con decisione verso una legge per l’editoria che, come quella per il cinema, introduca un sostegno pubblico più organico a una delle maggiori industrie culturali e creative del Paese”. Lo scrive il ministro della Cultura Dario Franceschini nel messaggio che ha inviato all’Aie, l’Associazione degli editori italiani, in occasione della sua Assemblea elettiva che oggi ha confermato per il terzo biennio come presidente Ricardo Franco Levi. Il ministro, rivolgendosi a Levi, ricorda che “soprattutto in un momento di grave difficoltà come questo, grazie al dialogo e all’ascolto delle esigenze dell’intera filiera editoriale, è stato possibile mettere in campo, sin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, un insieme di misure che ha permesso di affrontare la crisi dovuta alla pandemia con i necessari strumenti di tutela. L’aver riconosciuto, poi, le librerie come luoghi indispensabili di offerta culturale alla società, permettendone l’apertura anche in zona rossa, è stato un segnale simbolico di fondamentale importanza”.
Franceschini sottolinea poi che “i numeri hanno confermato il valore di queste azioni, dal momento che, in totale controtendenza, il mercato librario ha conosciuto una crescita nel periodo della pandemia, quando in molti hanno scoperto o riscoperto l’abitudine alla lettura. Proprio la riscoperta della lettura avvenuta nell’ultimo anno ha messo in luce quanto sia forte e radicata un’abitudine erroneamente considerata in declino in un mondo sempre più digitale. Proprio nel momento in cui la pandemia ci costringeva a un uso sempre più intenso della tecnologia per continuare a rimanere in contatto gli uni con gli altri e a fruire della cultura, in molti hanno potuto e voluto prendere un libro in mano e leggere. Fosse esso un romanzo, un saggio, una raccolta di racconti o di poesie, il libro è stato un fedele compagno in mesi molto difficili. Per questo motivo è lodevole insistere nel promuovere ancora di più la lettura tra i giovani, che grazie a #ioleggoperché hanno maggiori possibilità di scoprire questo piacere”.
“Ora – conclude il ministro – è importante far tesoro di questi risultati, procedendo con decisione verso una legge per l’editoria che, come quella per il cinema, introduca un sostegno pubblico più organico a una delle maggiori industrie culturali e creative del Paese. È un impegno che ho preso e che intendo portare avanti insieme a voi e a tutte le realtà del mondo dell’editoria”.