Aula della Camera durante la discussione della proposta di legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari, Roma, 8 ottobre 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Editoria e prepensionamenti poligrafici nella legge di Bilancio

In pensione prima per favorire il ricambio generazionale nelle aziende di stampa e nelle redazioni. È stato presentato un emendamento sui prepensionamenti di poligrafici e giornalisti alla legge di bilancio, depositato lunedì 9 dicembre in commissione Bilancio del Senato: ammonterebbero a 90 milioni di euro in otto anni le risorse a disposizione. Il testo della Legge di Bilancio 2020 deve essere approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre 2019, giorno in cui deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrando dunque in vigore.

 Secondo quanto riporta Prima Comunicazione Online per quanto riguarda i poligrafici dal 2020 al 2023 ci sarebbe la possibilità di andare in pensione per quei lavoratori con almeno 35 anni di contributi, attivi in “imprese stampatrici di giornali quotidiani, di periodici e di agenzie di stampa a diffusione nazionale che abbiano presentato tra il primo gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023 piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi”. Si procede quindi allo stanziamento di 6,1 milioni di euro per il 2020, 10,2 milioni per il 2021, 11,7 per il 2022, 12,5 per il 2023, 11,6 milioni per il 2024, 7,6 per il 2025, 4,4 per il 2026 e 0,3 milioni per il 2027.

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