In base ad un rapporto del Programma Mondiale per l’Alimentazione, reso noto proprio oggi, sulla base di dati dal duemilanove al duemilaundici, circa il quindici per cento della popolazione in Egitto è scivolata nella povertà. In pratica si tratta di circa dodici milioni di persone, il doppio di quelle che sono riuscite ad uscirne. Un dato che allarma. La povertà più palpabile la si trova nelle campagne dell’alto Egitto, nelle quali il tasso di povertà raggiunge anche il doppio dei dati nazionali. La crisi si avverte anche in grandi città come Il Cairo dove la povertà è aumentata del quaranta per cento, raggiungendo circa tremilioni ed ottocentomila persone. ”L’aumento nell’insicurezza alimentare, della malnutrizione e della povertà non sono avvenuti da un giorno all’altro”, riferisce il responsabile Pam per l’Egitto, Gianpietro Bordignon, secondo il quale l’impossibilità di avere cibo sufficientemente nutriente ed adeguato è dovuta alla crescente povertà e ad una serie di crisi che sono cominciate nel 2005 con l’influenza aviaria passando per gli aumenti dei prezzi alimentari del 2010. In Egitto una famiglia media arriva a spendere sino al quaranta per cento del suo reddito in soli alimenti, le fasce più deboli raggiungono il cinquanta.
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