La polizia egiziana ha arrestato in tutto il paese 1.004 sostenitori del presidente destituito Mohammed Morsi durante la giornata di ieri. Lo riferisce una nota del ministero dell’Interno. Al Cairo gli arresti sono stati in tutto 558. Secondo le stime ufficiali e le testimonianze che provengono dagli obitori il bilancio delle vittime è di oltre 80 morti. Dopo il venerdì di sangue le proteste in Egitto non si fermano con i militari sempre pronti a fare uso delle armi per fermare i manifestanti. E proprio come riferisce il corrispondente dell’Ansa in Egitto alcuni spari di arma da fuoco sono stati avvertiti davanti alla moschea Fatah, a piazza Ramses al Cairo, dove sono asserragliati i sostenitori pro Morsi. Le notizie sono ancora frammentarie e non si capisce ancora come la situazione stia degenerando. In mattinata, infatti, i soldati egiziani sono, senza ricorrere alla forza, nella moschea del Cairo dove si sono rifugiati numerosi sostenitori del deposto presidente islamico Mohamed Morsi. L’intento dei militari era quello di negoziare con i manifestanti affinché lascino la moschea. Dopo ore di negoziazioni alcuni dei 700 sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi hanno deciso di lasciare la moschea, ma in centinaia ancora non vogliono uscire per paura di essere attaccati dalle forze di sicurezza. Sembra che fino ad ora solo donne e bambini siano usciti dalla moschea al Fatah del Cairo in cui sono asserragliati da oltre 12 ore.
I fatti di ieri. Egitto: elicotteri sparano su folla, alcuni manifestanti si gettano dal ponte. 1000 arresti Altri morti, le violenze non accennato a diminuire. Triste bilancio, l’ennesimo. Almeno cinquanta le persone uccise tra i manifestanti a Ramses Square, nel centro del Cairo, dove le forze governative hanno sparato tra la folla che contesta il colpo di stato in Egitto. A riferirlo è tv satellitare araba al Jazeera, alla quale un manifestante – Said Mohammed – ha dichiarato che uomini a bordo di elicotteri hanno aperto il fuoco sulla folla. “Gli elicotteri hanno iniziato a sparare contro di noi mentre camminavamo. Un mio amico è stato colpito al collo ed è deceduto. E’ la prima volta che abbiamo visto gli elicotteri sparare. C’erano persone che sparavano anche dalle finestre”. Alcuni dimostranti, stati presi letteralmente d’assedio dalle forze dell’ordine che hanno aperto il fuoco su un ponte nella zona di Ramses, si sono lanciati nel vuoto. Un intero palazzo nella piazza degli scontri è preso letteralmente dalle fiamme.