Le prime informazioni, fornite dalla stampa egiziana, vede l’influente movimento dei Fratelli musulmani in testa al primo turno delle storiche elezioni legislative in Egitto.
“In testa gli islamici e i liberali, indietro i vecchi partiti”, titola il quotidiano governativo Al Ahram, all’indomani di due giorni di voto caratterizzati da una partecipazione senza precedenti per le prime legislative organizzate dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak a febbraio. Il braccio politico dei Fratelli musulmani, “il Partito della libertà e della giustizia (Plj) e il partito salafista Al Nour (fondamentalista musulmano) sono in testa nei sei governatorati”, dei nove interessati dal primo turno, sul Blocco egiziano, coalizione di partiti laici, secondo il giornale. “In numerose circoscrizioni, in particolare nelle zone rurali, gli islamici sembrano arrivare in testa mentre i loro consensi diminuiscono nelle grandi città”, aggiunge ancora il giornale.
“Secondo i primi dati il Plj è accreditato con il 47% dei voti mentre il Blocco egiziano otterrebbe il 22%”, scrive Al Shuruq (quotidiano indipendente). Stando a quanto scrive Al Masri al Yom, altra pubblicazione indipendente, le prime stime danno sempre il Plj in testa mentre i salafisti e i liberali si contendono la seconda posizione.
Il voto riguardava il primo turno in un terzo dei 27 governatorati del Paese, tra cui quelli del Cairo e di Alessandria, i più popolosi; tra una settimana si terrà il ballottaggio.