Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiamato il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi per ribadire il suo desiderio di rafforzare i legami con il Cairo. E’ quanto si afferma in una dichiarazione emessa oggi dall’ufficio della presidenza egiziana, giorni dopo che Washington aveva tagliato qualche aiuto all’Egitto. Mercoledì scorso, l’Egitto aveva protestato contro una decisione statunitense di trattenere alcuni aiuti militari e finanziari al Paese arabo, decisione presa in relazione alla scarsa performance del Cairo in materia di diritti umani. Ma in una telefonata con al Sisi, Trump “ha affermato la forza dell’amicizia tra l’Egitto e gli Stati Uniti”, ha detto la presidenza in una nota.
Il presidente americano ha dichiarato di voler continuare a “sviluppare i rapporti tra i due paesi e superare tutti gli ostacoli che potrebbero influenzarli”, secondo la dichiarazione. L’arrivo di Trump in carica a gennaio ha visto un miglioramento nei rapporti statunitensi con l’Egitto, a differenza del suo predecessore Barack Obama che ha preso una linea più dura sulle questioni relative ai diritti umani nel paese nordafricano. Obama ha temporaneamente sospeso l’aiuto militare in Egitto dopo la caduta del luglio del 2013 del presidente islamico Mohamed Morsi e la successiva sanguinosa repressione dei sostenitori di Morsi.