Crollano le borse europee dopo l’esito delle elezioni politiche 2013. A pesare sull’andamento dei mercati, è il forte timore per la fase di instabilità politica: Londra cede l’1,3%, Parigi l’1,9%, Francoforte il -1,55%, Madrid il 2,4%.
L’indice Ftse Mib cede invece il 3,38% con una nuova raffica di sospensioni al ribasso: Intesa, Mediolanum, Bper e A2a. Lo spread tra il Btp decennale e il Bund tedesco vola invece a 335 punti base. Il tasso sul titolo del Tesoro è al 4,77%.
Consob vieta vendite in Borsa. Intanto la Consob ha vietato la vendita allo scoperto in Borsa sui titoli di Intesa Sanpaolo (sui titoli di Intesa Sanpaolo, rpt). Il provvedimento è in vigore oggi, a partire dalle ore 12.15, e per tutta la seduta di domani.
Venduti 8,7 miliardi di Bot. Sono stati venduti 8,75 miliardi di Bot a 6 mesi, ma con tassi in volata oltre l’1% sulla scia dell’esito elettorale. Il rendimento medio è salito all’ 1,237% dallo 0,731% dell’asta di gennaio. La domanda è stata di 1,44 volte l’importo offerto, in calo da 1,65 del mese scorso.
In deciso aumento il rischio debito dell’Italia misurato dai credit default swaps (cds) sulla scia dell’esito elettorale. Sugli schermi Bloomberg, i cds sono saliti di 43 punti base a quota 293 punti, segnando il rialzo più forte da dicembre 2011.
In forte rialzo invece spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale tra i due titoli sale a 330 punti base da 319. Il tasso del decennale è in crescita al 4,78%.
Giù anche gli istituti di credito con Intesa che cede il 7,3%, Mps il 7%, Ubi Banca e Unicredit il 6,9%. Per Citi “la volatilità sugli spread e la mancanza di riforme a favore della crescita continuerà a impattare negativamente sulle banche italiane”.