Botta e risposta tra Renzi e Bersani, dopo le polemiche sull’esclusione del sindaco di Firenze dalla ‘platea dei grandi elettori’. Il segretario del Pd torna sull’argomento durante l’incontro con la delegazione della Lega Nord. Intervistato dai giornalisti precisa: “Non abbiamo problemi di questo genere. Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Toscana. Smentisco dunque di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda unicamente il consiglio regionale Toscana”, dice ancora Bersani.
E al Tg1 dichiara: “Chiedete a Telecom, non ho fatto nessunissima telefonata e pregherei di credere che, con tutti i problemi che ci sono, l’ultimo problema è decidere dei 494 nostri grandi elettori chi sia l’uno o l’altro”.
“No, francamente, onestamente non mi sento responsabile per un banale motivo: io una proposta l’ho fatta: governo di cambiamento, convenzione a data certa per le riforme istituzionali, corresponsabilità in questo quadro di tutte le forze parlamentari. Mi hanno detto no”, aggiunge ancora Bersani.
Dal canto suo Renzi a Trieste, chiede che si vada alle elezioni il prima possibile:. “Se Bersani e Berlusconi riterranno più opportuna qualche forma di accordo nell’interesse del Paese, spero facciano il più veloce possibile”. “Se dovesse dipendere da me – ha aggiunto Renzi – tornerei alle elezioni domani mattina”. Il sindaco di Firenze è tornato ma con più insistenza rispetto ai giorni precedenti a chiedere il ritorno alle urne “perché il risultato delle politiche non ha dato una maggioranza”. L’eventuale accordo Bersani-Berlusconi, alternativamente, arrivi “il più veloce possibile – ha detto – ogni giorno che si perde é tempo perso per Italia”.
Elezione Presidente della Repubblica, Renzi grande escluso. E’ gelo tra Bersani e Renzi. Il Pd si spacca sulla scia della polemica relativa ai grandi elettori (coloro che parteciperanno all’elezione del Presidente della Repubblica), che ha visto il segretario del Partito Democratico ed il sindaco di Firenze in forte contrasto. Renzi ha ricevuto solo due preferenze nella votazione del Consiglio regionale della Toscana, che gli ha preferito Enrico Rossi, numero uno della Regione, Alberto Monaci, presidente dell’Assemblea, e Roberto Benedetti, vicepresidente.
Dal canto suo Renzi non ha fatto nulla per nascondere la sua delusione:. “Mi avrebbe fatto piacere rappresentare la mia Regione”.
“Mi hanno detto vai tranquillo, ti votiamo. Poi qualche telefonata dalla Capitale per fare il contrario”. Questa la denuncia di Matteo Renzi, sindaco di Firenze che ha messo in evidenza la “doppiezza” nel partito. “Hanno scelto un autorevole personaggio del mondo bancario senese: auguri”. “La nomina fra i grandi elettori toscani per il nuovo presidente della Repubblica – ha detto Renzi – mi avrebbe fatto piacere” “Sono cose che succedono – continua ancora il sindaco di Firenze -, ma non mi abituerò mai alla doppiezza. “Io me ne faccio una ragione” – anche perché dice ancora Renzi – “essere tra i grandi elettori al Quirinale era una possibilità, non certo un diritto”.
E’ intervenuto il gruppo del Pd in Consiglio regionale che ha spiegato come in dieci, dopo una riunione, hanno votato per il ‘Rottamatore’ e in 12 per Alberto Monaci.
Oggi, i 52 votanti del Consiglio regionale hanno indicato in Rossi, Monaci e nel vicepresidente del consiglio Roberto Benedetti i grandi elettori per la Toscana. Nel voto, a scrutinio segreto e con duplice scelta, Matteo Renzi ha preso due preferenze, mentre i consiglieri regionali della Toscana ascrivibili ai “renziani” avrebbero votato compatti per Monaci. Ma lo scontro interno al Pd non è destinato a essere sopito dal risultato. Paolo Gentiloni su Twitter riaccende così la polemica: “Renzi non sarà tra i grandi elettori del presidente della Repubblica. Nel Pd sempre più forte la corrente Tafazzi”.