‘Grazie a Roberto Benigni per il suo sostegno. Mi sono candidato proprio per raddrizzare la nostra magnifica Roma’, scrive su Twitter il candidato a sindaco di Roma Roberto Giachetti. Il riferimento è ad una intervista rilasciata dal regista e attore a ‘La Repubblica’ in cui, tra le altre cose, dice che a Roma dovendo scegliere una persona per bene, dopo gli scandali, penso che Giachetti sarebbe un buon sindaco. Benigni dichiara poi il suo voto al referendum di ottobre: ‘Anche se capisco profondamente e rispetto le ragioni di coloro che scelgono il ‘no’, voterò ‘sì’. Sono trent’anni che sento parlare della necessità di superare il bicameralismo perfetto: niente. Di creare un Senato delle Regioni: niente. Di avere un solo voto di fiducia al governo: niente. Pasticciata? Vero. Scritta male rispetto alla lingua meravigliosa della Costituzione? sottoscrivo. Ma questa riforma ottiene gli obiettivi di cui parliamo da decenni. Io sono affezionato particolarmente alla prima parte, quella dei diritti e dei doveri, che per fortuna nessuno vuole toccare. Ma sulla parte dell’ordinamento dello Stato intervenire si può, anche tenendo conto della fase storica in cui la Costituzione è nata, dopo un periodo di umiliazione del Paese e delle sue istituzioni. Dopo settant’anni di democrazia, se qualcuno volesse provare a farsi dittatore nell’Italia di oggi sa cosa verrebbe fuori? Un tiranno da operetta’. Silvio Berlusconi è di avviso completamente diverso: ‘In caso di vittoria del ‘No’ al referendum costituzionale di ottobre, Forza Italia è disponibile a dare i propri voti in Parlamento, anche insieme a quelli del Pd, per dar vita ad un governo di unità nazionale per una emergenza costituita dal cambio della legge elettorale’. Matteo Renzi, ospite di Virus, spera che si voti il 2 ottobre: ‘Il mio alleato principale non è il ceto politico ma la gente perché vede che c’è uno che vuole ridurre i costi della politica e il numero dei politici. Se vince il sì il paese è più stabile, se no ci teniamo l’ingovernabilità e gli inciuci. Io sono convinto che vincerà il sì ma se vince il no c’è un posto libero in più, il mio…’.
Cocis