epa05181320 A handout picture made available by Iran's Supreme Leader Official Website shows Iranian supreme leader Ayatollah Ali Khamenei casting his vote in the parliamentary and Experts Assembly elections in Tehran, Iran, 26 February 2016. Nearly 55 million voters will elect on 26 February the representatives out of 6,229 candidates competing for 290 parliamentary seats, in addition to choosing 88 members out of 161 clerics for the Assembly of Experts, the body responsible for electing a new supreme leader in case the post becomes vacant. EPA/IRAN SUPREME LEADER OFFICIAL WEBSITE HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Elezioni in Iran, aperti i seggi. Khamenei al seggio, ‘votate in massa e saggiamente’

Quasi cinquantacinque milioni di iraniani da stamattina alle 8 sono chiamati a votare per il rinnovo del nuovo parlamento, il Majlis, e dell’Assemblea degli Esperti, l’organismo religioso cui spetta il compito di nominare la Guida Suprema. Per smentire i timori di astensionismo, la televisione iraniana ha deciso di mostrare le lunghe file ad alcuni seggi di Teheran sin dal primo mattino. Il leader supremo, l’ayatollah Ali Khamenei, è stato tra i primi a mettere la scheda nell’urna, quasi a volere dare il buon esempio. “Consiglio agli iraniani di votare presto e di scegliere i candidati in maniera saggia, una grossa partecipazione rappresenta una sconfitta per i nostri nemici”, ha detto l’ayatollah uscendo dal seggio. Anche il leader della lista dei riformisti-moderati, Mohammad Reza Aref, ha già votato. La speranza è quella di scalzare la maggioranza conservatrice-fondamentalista che ha controllato i 290 seggi del precedente Majilis.

Il voto – il primo dall’accordo tra Iran, Usa, Ue e Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul programma nucleare e la fine delle sanzioni – potrebbe contribuire e rafforzare, in caso di un’affermazione dei riformisti moderati, la politica di apertura al mondo perseguita dal presidente della Repubblica, Hassan Rohani. Molti candidati riformisti e moderati sono stati però esclusi dalla competizione elettorale dal Consiglio dei Guardiani, l’organismo composto da religiosi e giuristi islamici incaricato di controllare il Parlamento e la sua attività legislativa.

Difficile prevedere i risultati per il Parlamento: tradizionalmente, nella aree rurali le preferenze vanno ai conservatori, mentre nelle città vi è un voto più favorevole ai riformisti. Appare più scontata invece una maggioranza di tradizionalisti nell’Assemblea degli esperti: di 800 aspiranti per la corsa elettorale, ne sono stati ammessi solo 163 per 88 posti, per lo più di area conservatrice. In alcuni collegi si voterà per un unico candidato.

Circa Alessandro Moschini

Riprova

Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania

Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com