Elezioni: per Roma 1 Pd sceglie D’Elia, contatti Iv-Azione su candidatura alternativa

Il Pd ha scelto la portavoce delle donne dem, Cecilia D’Elia, come candidata alle suppletive di gennaio al collegio Roma 1. Vicina a Nicola Zingaretti, D’Elia è anche responsabile Pari Opportunità della segreteria Letta e oggi è stata scelta all’unanimità dalla Direzione del Pd Roma. Al momento però la coalizione che la sostiene vede schierati i dem solo con Leu. Si attende di conoscere la decisione dei 5 Stelle. Non ci sarà Azione di Carlo Calenda. Dopo alcuni contatti con Letta, Calenda aveva ritirato la candidatura di Valentina Grippo ma, a fronte della decisione dem su D’Elia, ha chiuso ogni trattativa.

È qui che pareva dovesse tenersi una specie di referendum sulla coalizione tra Pd e M5S se si fosse candidato Giuseppe Conte. È qui che si sarebbe misurato l’ennesimo braccio di ferro tra il Partito democratico ‘romano’ e il segretario Enrico Letta. Ed è ancora da questo collegio che sembrava dovesse riconoscersi la tenuta degli schieramenti in vista del voto al Quirinale.

Si era parlato di candidare Enrico Gasbarra, ex presidente della provincia di Roma ed ex europarlamentare. Alla fine, in zona Cesarini, il Pd ha scelto Cecilia D’Elia, considerata vicina a Nicola Zingaretti ma che in virtù della sua carica di portavoce della Conferenza delle donne democratiche collabora con il segretario Letta. Andrea Casu, deputato e segretario romano, dopo che la direzione del Pd ha approvato la candidatura di D’Elia per acclamazione e all’unanimità dice: ‘Cecilia è la portavoce delle donne democratiche e rappresenta la battaglia che stiamo portando avanti a ogni livello, dal Pnrr alla legge di bilancio, per la parità di genere e per la democrazia paritaria. La sua è una candidatura molto autorevole, per il suo impegno nazionale e per il suo radicamento territoriale, una candidatura che offriamo a tutte le forze politiche e sociali di centrosinistra’.

Una rottura che spinge Italia Viva ad andare avanti su una candidatura alternativa e, a quanto si apprende, sarebbe in corso con un confronto con il leader di Azione in questo senso. “Noi comunque -dicono fonti Iv- andiamo avanti sull’idea di una nostra candidatura che potrebbe essere la Bonetti, ipotesi circolata nelle scorse ore”.

E’ dunque concreto il rischio che il ‘campo largo’ si restringa nelle elezioni di metà gennaio a Roma, in un collegio vinto con ampio margine negli ultimi anni da Paolo Gentiloni prima e da Roberto Gualtieri poi. Ma dove alle ultime amministrative la lista di Calenda ha ottenuto il 32%. Un consenso notevole che potrebbe rendere in salita la corsa di D’Elia se Azione scendesse in campo con una candidatura alternativa. Sebbene proprio lo stesso Calenda aveva messo in guardia dall’andare divisi: così ‘vorrebbe dire essere tutti sconfitti’.

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