È appena partita la corsa delle elezioni regionali in Sicilia e Nello Musumeci è il grande favorito, non solo dai sondaggi ma dalla sensazione che si respira nell’isola, dopo il clamoroso fallimento di Crocetta e alla luce delle contraddizioni che stanno esplodendo nella sinistra, sia a livello siciliano sia a livello nazionale.
Si profila una partita a due: tra un centrodestra unito e ricompattato e un M5S sempre competitivo, ma che ha perso forza nel tempo, soprattutto dopo la batosta subita alle Comunali di Palermo e la dimostrazione di incapacità della sua classe dirigente.
Il vantaggio competitivo del centrodestra parte dalla credibilità di Musumeci, dalla forza di coalizione dei partiti che lo sostengono e dalla capacità, sia del candidato sia della coalizione, di intercettare la voglia di voltare pagina della società siciliana dopo le delusioni di questi ultimi anni.
Sono stati diffusi due sondaggi, uno di ‘Affaritaliani’ e l’altro di ‘Euromedia Research di Alessandra Ghisleri’, che assegnano entrambi il vantaggio al centrodestra, anche se poi le percentuali risultano diverse. Per Affaritaliani Musumeci sarebbe al 41% e staccherebbe di 9 punti Giancarlo Cancellieri, il candidato del M5S (32%). Secondo la Ghisleri, il candidato del centrodestra sarebbe invece al 35,5 per cento e quello grillino al 33,7 e quindi il vantaggio si ridurrebbe a poco meno di 2 punti. Una differenza notevole tra sondaggi, ancorché in entrambe le rilevazioni la sinistra appaia comunque fuori gioco.
Confrontando i dati di ‘Affaritaliani’ e quello della Ghisleri, appare inoltre una clamorosa differenza riguardo ai voti di lista, soprattutto in riferimento alle liste di centrodestra: per Affaritaliani Forza Italia sarebbe al 17%, Fratelli d’Italia-Noi con Salvini al 14% e ‘Diventerà bellissima’ (lista che sostiene Nello Musumeci) al 9%. Secondo la Ghisleri, FI sarebbe invece al 24,9, FdI-Noi con Salvini al 3,5 e ‘Diventerà bellissma’ al 6,1. La differenza è quindi notevole ed è probabile che dipenda da diversi metodi di rilevazione. Ma l’impressione è che FI risulti comunque sovrastimata. Stime più attendibili, condivise dalla maggioranza degli osservatori locali, assegnano invece il 12 a Forza Italia, il 12,2 a FdI-Noi con Salvini e il 12, 4 a ‘Diventerà bellissima’.
Il confronto tra le forze politiche in vista delle elezioni regionali del 5 novembre si caratterizza con l’attenzione esclusiva sulla composizione delle coalizioni e, in particolare, sulla scelta del candidato a presidente della Regione siciliana.
In questo quadro la sinistra si presenta confusa, incerta e divisa, con scelte che condurranno alla sconfitta.