Elezioni Regionali in Sicilia: Nello Musumeci allunga su Giancarlo Cancelleri

In Sicilia in corso lo spoglio per le elezioni Regionali, con il candidato del centrodestra Nello Musumeci che attualmente mantiene il primo posto nella corsa, seguito da Giancarlo Cancelleri.

Quando sono state scrutinate la metà delle sezioni (in totale sono 5.300), il candidato governatore Nello Musumeci (Centrodestra) ha il 38,4% dei voti e il candidato presidente della regione del M5s Giancarlo Cancelleri ha il 35,7%. Seguono Fabrizio Micari (Centrosinistra) col 18,8%, Claudio Fava (Sinistra) col 6,3% e Roberto La Rosa (indipendentisti) con lo 0,8%.

Intanto i dati sulle liste danno il Movimento cinque stelle al 27,9%, Forza Italia al 16,1% e il Pd intorno al 14,1.

Nell’Isola ieri dalle 8 alle 22 si sono recati alle urne per l’elezione del presidente della Regione e dei 70 deputati regionali, 2.179.474 elettori su 4.661.111, il 46,76% degli aventi diritto, mentre cinque anni fa avevano votato 2.203.165 persone. Solo in tre province su nove la percentuale è più alta rispetto al 2012: a Messina ha votato il 51,69% (51,24%), a Catania il 51,58% (51,09%) e a Palermo il 46,4 (46,28%).

A vincere è però ‘partito del non voto’: solo il 46,76% ha votatoper l’elezione del presidente della Regione e dell’Assemblea, mentre il 53,23% ha disertato le urne. Rispetto al 2012 quando aveva votato il 47,41%, il dato dell’affluenza è in calo dello 0,65%.

Passano le ore e mentre continua lo spoglio delle schede – che conferma una netta affermazione del centrodestra, la sconfitta del M5S e il crollo del Pd – si registrano i primi malumori poprio in casa Dem:  ‘Non do al dato siciliano un significato che riguarda partite nazionali. Le partite nazionali si giocheranno alle politiche e in passato si è visto che fra i risultati delle Regionali e le Politiche ci sono state differenze enormi’, afferma  il sottosegretario alla Salute Davide Faraone che aggiunge: ‘Dobbiamo fare lo sforzo di andare uniti. Chi deciderà di mantenere la competizione a sinistra deciderà di consegnare il Paese ad altre forze politiche. Noi dobbiamo impedirlo’.

Soddisfatti i ‘grllini’: ‘Un dato politico certo c’e’! Renzi e il suo trenino si trovano dentro un tunnel sempre più buio. Questo significa che i cittadini si sono accorti del grande bluff del fumo senza arrosto. E’ passato del tempo ma i cittadini hanno aperto gli occhi e ci stanno dando fiducia. Adesso attendiamo i risultati. E’ una battaglia all’ultimo voto’, così su Facebook la senatrice M5s, Paola Taverna.

Per Giorgia Meloni la  vittoria appare chiara: ‘Con tutti i margini di sicurezza possiamo dire che oggi è una giornata per festeggiare. Mi pare che la vittoria di Nello Musumeci sia abbastanza chiara, vince la Sicilia che vuole ricostruire e non chi la vuole distruggere, la destra coerente’.

Le formazioni di sinistra, nate dalla fuoriuscita dal Pd,  commentano negativamente il risultato portato a casa dal maggiore partito di governo: ‘In Sicilia un’altra grave sconfitta per il Pd, come accade regolarmente ormai dal 2015 in tutta Italia. Stupefacente che perdono loro e bastonano noi e Grasso’, sottolinea su Fb il presidente della Regione Toscana, fondatore di Articolo Uno-Mdp, Enrico Rossi sul voto in Sicilia: ‘Cinque anni di guida renziana e di politiche neoliberiste del governo fanno risuscitare Berlusconi e vincere la destra, gonfiano le vele della protesta grillina e dell’astensione. Per noi, con Fava, è solo l’inizio, una partenza a cui guardare con fiducia per un risultato a due cifre per una sinistra seria, unita e alternativa, nel Paese alle prossime elezioni’.

‘Ora comincerà la discussione. Anzi è cominciata anche prima che chiudessero le urne. I soliti noti spiegano che è colpa di Renzi, di Orfini, del gruppo dirigente del Pd. Ne discuteremo e per questo ho convocato la direzione il 13 pomeriggio. Ma faccio davvero fatica a comprendere alcune critiche. O meglio, a prenderle sul serio visto chi le fa’, scrive su Facebook il presidente del Pd Matteo Orfini: ‘Se a Ostia finisce così, la responsabilità è di Renzi o di chi dirigeva il partito quando si candidavano persone che poi disonoravano il Pd con comportamenti illeciti? La colpa dunque è di chi li ha cacciati o di chi non aveva ritenuto di intervenire? In Sicilia davvero si poteva fare qualcosa di diverso a fronte della esplicita volontà di una parte del centrosinistra di dividersi per perdere e così indebolire il Pd? Parliamone, ma seriamente’.

 

 

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