Consiglieri politici della Casa Bianca starebbero pressando perche’ il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si disponga ad accettare la sconfitta alle elezioni presidenziali, ritenendo sempre piu’ stretti i margini di una rimonta. Lo scrive la “Washington Post” citando fonti dell’amministrazione Usa. Lo staff del presidente non avrebbe ancora delineato un piano di azione a fronte della possibile proclamazione di Joe Biden come vincitore, scrive la testata parlando di due fronti all’interno della Casa Bianca. Da una parte chi preme per avviare un passaggio pacifico del potere al candidato Democratico e dall’altra chi ritiene invece che il presidente debba portare avanti la sua battaglia per contestare la validita’ del risultato. Su queste posizioni sarebbero attestati i familiari e i piu’ stretti collaboratori del presidente.
Al momento Biden e’ in vantaggio negli stati non ancora assegnati, ma con numeri che non hanno autorizzato praticamente nessuno dei grandi network a dare per chiusa la partita. Il vantaggio di Biden sembra consolidarsi in Pennsylvania (20 grandi elettori), con circa 28 mila voti in piu’, e in Nevada (6 grandi elettori), 23 mila voti. Piu’ stretto il distacco dell’ex vice presidente in Georgia (16 grandi elettori), circa sette mila voti, ma con uno scrutinio in fase decisamente piu’ avanzata. Qui la corsa e’ quasi certamente destinata a un riconteggio. La legge della Georgia permette ai candidati di richiedere una revisione se una corsa viene decisa per 0,5 punti percentuali o meno. Gli undici grandi elettori dell’Arizona, assegnati anzitempo a Biden, sono di nuovo in attesa di un nuovo “titolare”: Biden e’ al 49,6 per cento e Trump al 48,6 per cento. Dei 270 voti necessari per ottenere la vittoria, Biden ne ha gia’ conquistati 264 (253 secondo valutazioni piu’ prudenti), mentre Trump e’ fermo a 214.