“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” e non sulla ricchezza, legge e poi commenta Elio Germano, ospite del suo Vauro Show, il contenitore satirico in onda sull’APP di Servizio Pubblico, progetto editoriale di Michele Santoro. “Sei venuto con una maglietta scritta in inglese perché così speri che non si capisca? Quelli della Lega non la capiscono”, ironizza il vignettista rivolgendosi all’interprete da sempre in prima linea per i diritti delle persone come per quelli degli artisti.
La lettura della Costituzione è avvenuta in occasione della puntata “Il Ballo dei Censori”, ultimo appuntamento che il format digitale di Vauro ha dedicato alla vicenda Roberto Sergio-Mara Venier, sullo strascico della polemica esplosa su Ghali e Dargen D’Amico.
“Io sono co-proprietario della Rai, come dei nostri monumenti, dei nostri musei, dei teatri o dei cinema, in quanto cittadino italiano. Sogno sempre una possibilità di gestione collettiva delle cose e non autoritaria”, commenta l’attore che prosegue: “Sono venuto a ricordare quali sono i nostri diritti, perché sono scritti su questo meraviglioso libro che consiglio a tutti. Si chiama la Costituzione della Repubblica” – continua Germano che, aggiunge – “Perché qui ognuno dice la sua e pare che, in quanto artisti o cantanti, non possiamo dire la nostra”.
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