Elly Schlein e sua linea programmatica per la crescita evolutiva del Pd

“Appena dopo la vittoria avevo già annunciato che avremmo riaperto prima possibile” il tesseramento e “ho il piacere di annunciare che lo abbiamo già riaperto online sul sito e stiamo già lavorando con i circoli per poterlo andare a fare su tutto il territorio. Faccio un appello al popolo delle primarie: venite abbiamo bisogno di voi , venite a fare parte di questa comunità democratica”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai tre.

“Ho sentito Calenda e Conte dopo le primarie”, ha detto Schlein. “Sarebbe irresponsabile se non provassimo, con le altre forze di opposizione, a trovare nelle nostre differenze alcuni terreni di battaglia comune. Ne cito uno su cui rinnovo il mio invito al Terzo polo, a M5s e a Avs: il salario minimo. Lavoreremo per tenere unito il partito senza rinunciare a una direzione chiara”.

Clemente Mastella, sindaco di Benevento, spiega a ilGiornale.it come cambierà il centrosinistra italiano dopo l’arrivo di una donna alla segreteria del Pd: ‘La Schlein è stata nel Pd, poi ne è uscita e, infine, è rientrata, ma ha un armamentario ideologico totalmente diverso da quello della tradizione cattolica-democratica. Il suo temperamento, il suo essere donna e che abbia una sorta di spensieratezza ideologica mi lascia pensare questo, mentre Conte ha una tradizione un po’ democristiana. Esiste una reciproca convenienza perché, come si è visto alle Politiche, senza alleanza si perde. Ma non solo. Già Cinquestelle e Pd insieme perdono, com’è successo in Lombardia. Dal 2006 a oggi, senza un’alleanza tra la sinistra e il centro, non si è più vinta un’elezione alle Politiche. L’alleanza tra Conte e Schlein sarà alla pari, anzi sarà come tra i Ds e la Margherita che divisi prendevano più voti del Pd di oggi. Conte ha soltanto puntato la campagna elettorale sulla difesa del reddito di cittadinanza ma, secondo me, è molto più moderato della Schlein. Il Pd, infatti, viene accusato di essere il partito della Ztl e la Schlein vince e convince più di Bonaccini nelle grandi città. Se il Terzo Polo non ha un’idea di comunità è ovvio che gli altri fanno fatica a entrare. Altrimenti, lo spazio c’è ed è notevole. La Schlein sbaglierebbe se si alleasse solo con i Cinquestelle e i pulviscoli di sinistra. Sia la sinistra sia la destra hanno bisogno del voto moderato per vincere. Come diceva Totò ‘è la somma che fa il totale’. Occorre fare alleanze perché, in Italia, il bipartitismo non funziona’.

Tra i punti di Schlein c’è anche l’intenzione di varare un piano fiscale eco-friendly, in grado di azzerare progressivamente i sussidi ambientalmente dannosi e legare le imposte indirette alle emissioni di Co2. In questo modo ci sarebbe una pressione fiscale maggiore se rapportata alle emissioni, con conseguenti premi per chi ha comportamenti virtuosi per l’ambiente

Fisco più equo ed efficiente. Spostare il carico fiscale dal lavoro alle rendite e alle emissioni inquinanti. Stop regimi di favore. Lotta agli evasori. Allineare la tassa su donazioni-successioni agli altri grandi Paesi Ue

Punto al centro del programma della candidata è il superamento del Jobs Act renziano. L’intenzione è quella di contrastare la precarietà limitando i contratti a termine, rendendo più conveniente il lavoro stabile, abolendo le forme più precarie come gli stage extracurriculari e gratuiti. Altra intenzione di Schlein è quella di formulare una proposta sul salario minimo. E ancora: zero morti sul lavoro entro il 2030, lotta al caporalato e al lavoro nero e tutele per il lavoro digitale

In tema di pensioni, Schlein è per l’eliminazione della legge Fornero. Ok invece a Opzione donna. Serve anche una pensione di garanzia per i precari

Completare la riforma degli ammortizzatori sociali. Sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Secondo Schlein, la settimana di 4 giorni lavorativi può migliorare la qualità del lavoro e il tasso di occupazione. E ancora: rigenerare la Pubblica amministrazione per far cambiare passo all’Italia. Più partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese e alla condivisione di obiettivi e risultati

Schlein propone di investire nella scuola pubblica come strumento di emancipazione sociale. Ridare “dignità” al ruolo dei docenti. Meno alunni nelle classi. Più tempo pieno. Garantire libri di testo, insegnanti di sostegno, rette universitarie per i fragili

Altro punto essenziale nel programma della candidata è la sanità, considerata “sottofinanziata” e vittima di un progressivo squilibrio tra pubblico e privato e tra Stato e Regioni. Per questo la deputata dem sottolinea come sia necessario sostenere maggiormente il sistema sanitario nazionale, in termini di personale e risorse economiche, riaccompagnandolo ad un ruolo più forte da parte dello Stato, evitando al contempo che ci siano “cittadini di serie A e di serie B”

Inoltre, Schlein non si mostra contraria al reddito di cittadinanza, reputato un buono strumento per sconfiggere la povertà. Per questo si propone di recuperarlo e migliorarlo, in base anche alle indicazioni date dal comitato scientifico di valutazione del reddito di cittadinanza guidato dalla professoressa Chiara Saraceno e ascoltando le proposte di enti locali e delle realtà che in Italia si occupano di povertà

Il sostegno di Schlein alla causa ucraina non è in discussione, tuttavia ribadisce la necessità che l’Unione si faccia portavoce di un soluzione di pace, che possa risolvere il conflitto. La deputata, inoltre, sostiene “come sia necessario rilanciare con forza il progetto federalista europeo. Un’Unione più democratica, multilateralista, sociale e ecologista”. All’Unione riconosce un ruolo assolutamente importante, tant’è che Schlein propone riforme sia in ambito Bce, che fiscale e di salute

Altro punto importante è l’immigrazione. Schlein sostiene che sia necessario trattare il tema a livello europeo, riformando il trattato di Dublino ma mettendo in atto il principio di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità tra tutti gli Stati Ue. E ancora: una legge sullo ius soli, la cancellazione della Bossi-Fini e lo stop ai finanziamenti alla Guardia costiera libica

Grande spazio è riservato ai diritti della comunità LGBTQIA+, con molte delle battaglie fatte in questi anni dal Partito democratico. “Dobbiamo batterci per una legge contro l’omobilesbotransfobia, l’abilismo e il sessismo. Vogliamo che il matrimonio sia un istituto aperto a tutte e tutti, con il pieno riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali e la fine della discriminazione subita dalle loro figlie e figli”, scrive Schlein nel programma

Schlein si propone di combattere diseguaglianze e discriminazioni attraverso “un nuovo contratto sociale”. E parla di redistribuzione di “ricchezze, sapere, potere e tempo”

Fra gli obiettivi anche aiutare l’imprenditoria e l’occupazione femminile. Congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra genitori di almeno 3 mesi. Attuazione piena della 194. Accesso gratis alla RU486.

“Sarà mio interesse essere la segretaria di tutti e di tutte e lavorare bene insieme agli altri candidati, Bonaccini in primis, ma anche Cuperlo e De Micheli” e “dimostrare che è finito tempo dei personalismi e della conflittualità interna”, così la Schlein, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai 3, escludendo rischi di scissione nel Pd.

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