Elly Schlein sfila a Bologna con i sindacati contro la precarietà

Alla manifestazione dei sindacati di Bologna si è presentata a sorpresa anche Elly Schlein, segretario del Partito democratico. In una piazza con 30mila partecipanti, stando ai numeri ufficiali diramati dalla questura, ha sfilato con le rappresentanze ma non sono mancati momenti di tensione quando, dalle prime file della piazza, si sono alzate voci di contestazione all’indirizzo della stessa esponente dem, non gradita in quel contesto. “Via la politica dalla piazza”, ha urlato qualcuno contro Schlein. Ma c’è chi è stato anche più duro e senza mezze misure ha urlato: “Vattene”.

A nulla è servito che indossasse una t-shirt della Fiom con su scritto: “La lotta paga sempre”. La base sindacale sembra non nutrire la stessa simpatia per Elly Schlein che viene ostentata da Maurizio Landini, che non si tirato indietro nell’abbracciare il segretario del Pd pubblicamente, forse anche nel contesto di un’operazione simpatia nei confronti dell’esponente dem. Ma non stupisce che dalla piazza sindacale la sua figura sia quasi invisa. Nonostante i proclami di campagna elettorale, quando si è dichiarata vicina ai lavoratori e alla classe operaia, finora Schlein ha dimostrato di volersi rivolgere a tutt’altro target, alla mid class con orientamento borghese tanto cara alla sinistra radical chic borghese.

“Una parte delle piattaforma congressuale delle primarie si basava proprio sul fatto di riparare gli errori fatti nel passato sulle politiche del lavoro. Certo siamo felici di esser qui, l’ho detto anche a Firenze con la Filmcams, siamo consapevoli che c’è da ricostruire una fiducia e lo faremo sulla base della condivisione della battaglie importanti che i sindacati stanno scegliendo di portare nelle piazze”, ha dichiarato Schlein, cercando di avvicinarsi, almeno nelle intenzioni, a quella sinistra millantata.

A Bologna,  durante la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro il decreto lavoro voluto dal governo Meloni un lavoratore napoletano chiede ad Elly Schlein di indire uno sciopero. Come? L’uomo apostrofa la segretaria dem che è voluta scendere in mezzo alla gente: “Elly, chiamm ‘o sciopero!” e poi qualcuno gli risponde che quella mica è “la segretaria della Cgil”.

Dopo aver salutato l’amico Maurizio Landini la segretaria del Partito Democratico si è fermata con il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, che guida il sindacato più dialogante con Meloni e che stato fischiato da qualcuno. Dopo una stretta di mano con il sindaco Matteo Lepore, con Nicola Fratoianni e con la responsabile Lavoro del Pd, Cecilia Guerra la leader dem è scesa a parlare con la ‘sua’ gente.

 

 

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