Saranno consegnate lunedì mattina al Consiglio Superiore della Magistratura le firme raccolte nella petizione contro l’archiviazione dell’inchiesta sul rapimento di Emanuela Orlandi. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, porterà circa 80mila firme raccolte in poco più di due mesi, al presidente del Csm, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perché, ‘La scomparsa di una persona, che sia Emanuela o chiunque altra non si può archiviare. Mai’, scrive nella petizione. Ci opponiamo alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Roma. Non vorremmo che ci fosse la volontà di chiudere non solo un’inchiesta ma l’intera vicend, dice Pietro Orlandi: ‘Ci sono elementi indiziari, ancora da verificare, che riguardano la Banda della Magliana, chiudere il caso mi sembra una decisione assurda. Giancarlo Capaldo, il procuratore che si è occupato per anni di questa inchiesta si è rifiutato di firmare la richiesta di archiviazione’. Attualmente, spiega all’Adnkronos il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, il caso è davanti al gip che deve decidere sulla richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Io non concordavo con questa richiesta quindi non ho firmato l’atto, ritenevo necessarie altre attività di indagine.
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