L’embargo è stata una scelta politica del Governo e della Unione Europea e spetta a loro rispondere al danno che stanno subendo le nostre imprese agricole per il blocco di prodotti agroalimentari verso la Russia, ribadisce l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato, che domani sarà a Roma dove interverrà alla riunione della Commissione Politiche Agricole, convocata nella sede romana della Regione Puglia. Non si può pensare di fare scelte che hanno effetti economici negativi e lavarsene le mani, rincara Manzato, soprattutto con una decisione di politica estera rispetto alla quale siamo più esposti di altri Paesi, a Stati che non hanno un agroalimentare valido come il nostro e che rischiano poco o nulla, anzi forse ci guadagneranno da un eccesso di offerta. Questa crisi potrebbe non essere di breve durata. A livello nazionale l’export complessivo in Russia ammonta ad un valore di 706 milioni 485 mila euro, pari al 2,1 per cento sul totale dell’intero Paese. Se la brusca interruzione con un mercato promettente come quello russo è fonte di grande preoccupazione bisogna guardare altrove. E’ già in corso un progetto di espansione del nostro agroalimentare in Cina e si potrà utilizzare anche il programma Wine & Food, che alcune settimane fa ha visto incontrare buyers e giornalisti da Stati Uniti, Messico e Canada con le nostre aziende.
Cocis
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