Emergenza coronavirus, la proposta dell’Ue sul piano di aiuti. Dpa, Recovery fund da 750 miliardi

L’Ue presenta il suo piano Marshall per far fronte all’emergenza coronavirus e per provare a mettere d’accordo il fronte dei Paesi del Sud e quello dei Paesi del Nord, che hanno dimostrato di avere idee e priorità differenti. Come prevedibile in fondo. In pochi giorni il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte tirerà le somme e vedrà concretamente i risultati della sua lunga ed estenuante battaglia per ottenere un piano di aiuti innovativo, senza precedenti.

La proposta dell’Unione europea, secondo le prime indiscrezioni, è un piano che, in tutte le sue parti, arriva a mobilitare duemila miliardi circa nei prossimi sette anni.

 C’è anche il Recovery Fund, che stando alle prime indiscrezioni dovrebbe valere 750 miliardi circa. Un piccolo passo in avanti rispetto alla proposta di Francia e Germania che Conte aveva definito insufficiente, “Solo un passo”, per usare le parole del Presidente del Consiglio. Stando a quanto anticipato da DPA, di questi 750 miliardi 500 sarebbero versati come aiuti, 250 come prestiti.

 La Commissione europea ha analizzato le proposte emerse in queste settimane e ha dovuto fare i conti con due approcci diversi. Da una parte quello dei Paesi che chiedevano finanziamenti a fondo perduto, dall’altra quello dei Paesi che riproponevano la storica formula europea: soldi in cambio di riforme.

L’ultima tappa La von der Leyen mette quindi sul piatto la sua proposta ma l’ultima partita si giocherà il 18 giugno, quando si dovrà arrivare a un accordo condiviso tra i Paesi Ue.

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