FERMO. Un solo pugno tra la mandibola e il labbro inferiore, forte ma non fortissimo tanto da lasciare la dentatura intatta, una pesante rima di frattura al cranio. Sono gli elementi emersi dall’autopsia Emmanuel Chibi Namdi, il nigeriano morto dopo essere stato colpito da Amedeo Mancini. L’ esame autoptico, durato circa 4 ore, ha rivelato che il corpo dell’uomo è quasi totalmente integro a parte un’abrasione al polso,un ematoma a un polpaccio, segni di unghiate. Un quadro compatibile con un ventagli di reati dalla legittima difesa all’omicidio preterintenzionale. L’inchiesta della Procura di Fermo prosegue.
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