E’ stata siglata ieri a Roma tra aziende del settore e sindacati l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico (oltre 50.000 addetti interessati), scaduto il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda l’aumento complessivo, si legge in una nota, l’accordo prevede un incremento di 124 euro nel triennio, di cui 104 euro sui minimi contrattuali, 15 euro sul premio di produttivita’ e 5 euro sul ‘welfare contrattuale’.
L’aumento medio sui minimi, che in alcun modo sara’ soggetto agli scostamenti negativi dell’inflazione, e’ di 104 euro e distribuito in 3 tranche: 39 euro dal 1mo novembre 2019; 35 euro dal 1mo settembre 2020; 30 euro dal 1mo giugno 2021. Dal 1mo novembre 2019 e’ previsto anche un una tantum di 100 euro. Per i segretari generali della Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente Marco Falcinelli, Salvatore Mancuso, Paolo Pirani quello sottoscritto e’ ‘un contratto per la transizione energetica utile a garantire il presente e a governare il futuro del settore’.