La Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio del procuratore aggiunto di Milano e responsabile del pool affari internazionali, Fabio De Pasquale, e del pm Sergio Spadaro (oggi alla nuova Procura europea antifrodi) per ‘rifiuto d’atto d’ufficio’ per non aver voluto depositare nel 2021 prove potenzialmente favorevoli agli imputati del processo per corruzione internazionale Eni-Nigeria, concluso il 17 marzo 2021 con assoluzioni ‘perché il fatto non sussiste’. A darne notizia è oggi il Corriere della Sera.
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