Eni: risultati solidi e strategia di crescita per il 2024, raddoppio del piano di buyback

Eni,  l’a. d. Claudio Descalzi continua a mostrare solidità nei risultati finanziari, confermando la resilienza del proprio modello di business nonostante un contesto economico sfidante. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2024, evidenziando una serie di successi strategici e operativi che sosterranno la crescita futura.

La compagnia energetica italiana ha compiuto significativi passi avanti nella sua strategia di crescita, espandendo le attività in vari settori. Tra i principali traguardi, spicca l’avvio del progetto Argo-Cassiopea, il più grande degli ultimi anni nell’offshore siciliano, che contribuirà con una produzione di 1,5 miliardi di metri cubi di gas a zero emissioni nette (Scope 1&2). In aggiunta, Eni ha ottenuto l’approvazione per lo sviluppo del Northern Hub in Indonesia e ha proseguito i lavori per la seconda fase del progetto Baleine al largo della Costa d’Avorio, pronto per entrare in produzione entro fine anno.

Nel Regno Unito, Eni ha recentemente unito le attività oil&gas con Ithaca Energy, rafforzando la sua presenza nel Mare del Nord. In Malesia, si prevede l’avvio della costruzione di una bioraffineria con Petronas, confermando l’impegno verso una transizione energetica sostenibile.

Nel terzo trimestre del 2024, Eni ha conseguito un utile operativo proforma adjusted di 3,4 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 1,3 miliardi di euro, sostenuto da nuove iniziative ad alto rendimento e da una gestione finanziaria disciplinata. Per il settore Exploration & Production, Eni ha registrato una solida performance, con un utile operativo adjusted di 3,2 miliardi di euro, grazie alla crescita di nuovi progetti e al controllo dei costi. Nonostante il calo dei prezzi del Brent e l’apprezzamento dell’euro, la produzione è aumentata del 2% rispetto al 2023.

Parallelamente, la società ha annunciato un incremento del piano di riacquisto di azioni, portandolo a 2 miliardi di euro dai precedenti 1,6 miliardi. Questo aumento riflette la solida generazione di cassa e una riduzione del rapporto di leva, rafforzando ulteriormente i ritorni per gli azionisti.

Il piano di transizione energetica di Eni continua a progredire: è stata infatti inaugurata la prima iniezione di CO₂ nel progetto di Ravenna per il trasporto e lo stoccaggio di CO₂. Eni prevede di concludere l’anno con una capacità rinnovabile installata di 4 GW, un aumento del 30% rispetto al 2023, dimostrando l’impegno verso un futuro più sostenibile.

Per l’intero 2024, Eni mantiene un outlook solido, prevedendo una produzione annua di idrocarburi pari a 1,70 milioni di barili al giorno e un incremento dell’EBIT per il segmento Gas & Power (GGP). Le società Enilive e Plenitude dovrebbero generare ciascuna un EBITDA di circa 1 miliardo di euro, grazie alla crescita delle rinnovabili e alla diversificazione del portafoglio.

Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Nel Q3 abbiamo ancora una volta dimostrato la solidità del nostro modello di business grazie a un portafoglio di attività caratterizzate da crescenti vantaggi competitivi, alla rigorosa disciplina adottata nei costi e negli investimenti, e ai continui progressi nell’esecuzione della nostra strategia di crescita e di creazione di valore, conseguendo risultati migliori delle aspettative. Le performance di cassa e di redditività sono state eccellenti in un contesto operativo meno favorevole. Il rapporto di leva è rimasto stabile al 22%, mentre abbiamo accelerato il ritmo di esecuzione dei riacquisti di azioni. I progressi strategici attraverso il nostro portafoglio sono evidenti. Abbiamo aumentato la produzione upstream e nel contempo stiamo investendo nella successiva fase di crescita, per esempio conseguendo l’approvazione del piano di sviluppo dei nostri grandi progetti in Indonesia. La nostra strategia satellitare è in continuo sviluppo e, in tale ambito, siamo lieti di confermare l’investimento da €2,9 mld da parte del fondo KKR in Enilive, che fa seguito alla transazione analoga che ha riguardato Plenitude nella prima parte dell’anno e dimostra la nostra capacità di attrarre investimenti, confermando il valore che stiamo esprimendo. Nel Regno Unito, abbiamo creato una nuova società satellite in ambito E&P grazie alla combinazione con Ithaca Energy, un ulteriore passo a sostegno della crescita. Continua inoltre il nostro impegno nella transizione energetica. Nel trimestre abbiamo portato avanti i due progetti chiave di cattura/stoccaggio della CO2 di Ravenna in Italia e HyNet nel Regno Unito, mentre Plenitude continua a sviluppare la propria capacità di generazione rinnovabile e siamo al lavoro per costruire tre nuove bioraffinerie in Italia, Corea del Sud e Malesia. Oltre ai traguardi finanziari e progettuali, siamo focalizzati sul miglioramento qualitativo del nostro portafoglio, sull’esplicitazione del valore inespresso dei business e sul mantenimento di una robusta posizione finanziaria. Nell’upstream continuiamo il programma di disinvestimenti e siamo negli stadi finali di valutazione di diverse opzioni di monetizzazione dei nostri recenti successi esplorativi in applicazione del nostro “dual exploration model”. Siamo impegnati nell’offrire ai nostri azionisti remunerazioni competitive e, sulla base dei risultati conseguiti, dei progressi strategici realizzati e considerando la previsione di significativa riduzione del rapporto di leva, annunciamo un ulteriore incremento del piano 2024 di riacquisto a €2 mld”.

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