Enrico Letta: “C’è l’accordo sulla legge elettorale”

Prima l’annuncio, attraverso una intervista al ‘Sussidiario.net’, dell’accordo sulla legge elettorale che “quando quando verrà annunciato scatenerà sicuramente le critiche di chi vuole continuare a nominare i parlamentari”. Poi una nota ufficiale per precisare il significato dell’intervista rilasciata al quotidiano. “Ho detto che la settimana prossima è quella cruciale per la legge elettorale. L`accordo è ormai a portata di mano. E` l`ultima chance. Va colta a tutti i costi per ridare ai cittadini il potere di scegliere i parlamentari. E cominciare così a ridare credibilità al Parlamento. Noi ci crediamo e stiamo facendo di tutto per farcela”. Enrico Letta scalda la discussione politica sulla riforma, necessaria, della legge elettorale. Il vice segretario del Pd sceglie un quotidiano on line per spiegare la linea del suo partito. “Il Partito Democratico – sostiene – preferisce i collegi, ma pur di cambiare sistema è pronto a ragionare anche sulle preferenze. Penso comunque che il tempo sia ormai maturo e quindi rivolgo un appello al comitato ristretto della commissione del Senato affinché entro la settimana prossima esca allo scoperto. Anche perché abbiamo il dovere di dare seguito agli appelli del Capo dello Stato, a cui il Paese deve moltissimo”. Per evitare che la campagna elettorale si trasformi in rissa “credo che basti seguire l’agenda Monti. Ovvero eliminare dal lessico della politica le promesse irrealizzabili, lasciando spazio solo ai fatti e alle proposte concrete. Sarebbe poi importante che ci sia uno spirito bipartisan nell’attribuire le più alte cariche dello Stato, a differenza di quanto è avvenuto in passato”. Per il numero due del partito democratico “la prossima deve essere, infatti, una legislatura costituente. C’è chi fa un passo in più e arriva a parlare addirittura di Grande Coalizione”. Non solo. Fa capire di voler puntare ad una grande coalizione e “per questo motivo dialoghiamo sia con Vendola che con Casini. Davanti ai problemi sociali del Paese abbiamo il dovere e il compito di tenere insieme forze anche diverse, ma accomunate da un progetto politico coerente”. Che sulla nuova legge elettorale ancora non si sia trovato alcun accordo nella strana maggioranza che appoggia il governo Monti è confermato dal segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. “Sulla legge elettorale non ci sono, come molti dicono, accordi già fatti. Ci sono però le condizioni perché la prossima settimana sia decisiva per arrivare a una legge che sappia rispondere agli appelli del Capo dello Stato e alle attese degli italiani”. Il segretario politico centrista ribadisce che il suo partito vuole le preferenze perché “restano lo strumento più affidabile per restituire ai cittadini la scelta di chi mandare in Parlamento. Reintrodurle sarebbe un bene per tutti i partiti e per la credibilità della politica”.

Ma contro un eventuale accordo sulla nuova legge elettorale arriva, precisa e puntale, la critica di Antonio Di Pietro che parla di “una nuova superporcata”. “Sembra che si stia apparecchiando una legge fatta apposta per evitare che dalle urne esca fuori un risultato chiaro: una coalizione maggioritaria che va a governare e una minoritaria che va a fare l`opposizione. Così si usa di solito- scrive sul suo blog il leader dell’Idv – tranne nelle dittature, ma che ai signori della casta sembra troppo facile, troppo limpido e soprattutto troppo democratico”. Per i radicali, come precisa il segretario Mario Staderini, con la nuova legge elettorale “si punta a legittimare l’antidemocrazia”.

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