Epifani, Su decadenza ci sarà voto compatto

“Ma quali traditori…Ci sarà un voto compatto”. Così, arrivando alla festa del Pd di Reggio Emilia, il segretario dei Democratici, Guglielmo Epifani, ha replicato a chi gli chiedeva se temesse dei ‘traditori’ sul voto relativo alla decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore.

Cav, no ultimatum, governo vada avanti –  ”Non ho pronunciato nessun ultimatum, io ricordo che questo governo è stato voluto fortissimamente da me, e sono convinto che l’Italia abbia bisogno che il governo continui a governare”, ha affermato Silvio Berlusconi parlando con i cronisti. ”E addirittura – ha aggiunto – non sono d’accordo con certe critiche perche’ questo governo sta anzi facendo cose egregie. Ricordo che questo governo è stato voluto fortissimamente da me, e sono convinto che l’Italia abbia bisogno che il governo continui a governare”

‘Alcuni non li condivido ma firmo tutti’ – “Io firmo non solo i sei referendum sulla giustizia, che sono sacrosanti, ma firmo anche gli altri su cui non sono d’accordo, ma con questa firma voglio affermare il diritto degli italiani” ad esprimersi con un voto. Lo ha spiegato Silvio Berlusconi, firmando i 12 referendum promossi dai Radicali: sei sulla giustizia, altri sei sui “diritti umani”

‘Se io fuori,impossibile collaborare con Pd’ – “Spero che il governo possa continuare”, ma “è una cosa che rientra addirittura nell’assurdità che una forza democratica come il Pd pretenda che un’ altra forza alleata possa restare a collaborare al tavolo del governo se gli si sottrae il fondatore e il leader”. Così Silvio Berlusconi, parlando ai gazebo dei referendum radicali. Berlusconi si è quindi rivolto a Pannella, accanto a lui nel gazebo dove il Cavaliere ha firmato i 12 referendum promossi dai Radicali, diversi dei quali sulla giustizia: “Ti immagini cosa avrebbero fatto ai comunisti avessero sottratto De Gasperi alla Democrazia Cristiana? Ti immagini cosa sarebbe successo al contrario se la Dc avesse sottratto Togliatti?”. Tra l’altro, ha aggiunto il leader del Pdl, “né Togliatti, né De Gasperi erano fondatori del partito come lo sono io della nostra forza politica. Quindi – ha concluso – io auguro a questo governo di continuare ad essere a palazzo Chigi e spero che il buon senso prevalga nella testa di chi, preso dalla voglia di eliminare l’avversario politico che per vent’anni si è messo sulla loro strada”, perché “non possono lasciar prevalere questa tendenza anti democratica rispetto al bene e all’interesse del Paese”. ‘Le condanne sono soltanto politiche e sono tese a eliminarmi affinché la sinistra possa prendere definitivamente il potere’.

 

fonte ansa

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