In casa di Jeffrey Epstein, sulla 71ma strada a New York di fronte alla Frick Collection, c’erano foto dell’ex miliardario con il principe alla corona saudita Mohammed Bin Salman, con l’ex presidente americano Bill Clinton e con Woody Allen. Ma anche di molti altri. E di buona parte di questi conosceva i segreti, anche quelli in grado di creare non pochi danni e molto imbarazzo, quali le preferenze sessuali o l’suo di droga. A raccontare l’abitazione di Epstein e’ il New York Times, che la descrive piu’ come “un’ambasciata o un museo” che una casa privata. Il giornalista del New York Times James Stewart racconta di aver incontrato Epstein lo scorso anno nella sua abitazione per un colloquio off the record su Tesla, quando si era no diffusi rumors su una collaborazione fra Elon Musk e l’ex miliardario travolto dalle accuse di traffico sessuale di minori.
Un incontro durante il quale Epstein aveva parlato poco di Tesla e e molto di piu’ delle sue amicizie potenti. Senza nascondere il suo passato, per il quale non sembrava pentito, Epstein racconto’ di come molti potenti si confidavano con lui proprio alla luce dei suoi trascorsi perche’ non si sentivano imbarazzati. Reticente a parlare di Tesla, Epstein – mette in evidenza il Ndew York Times – aveva molti meno problemi a parlare del suo interesse per le donne giovani. Disse che criminalizzare il sesso con le teenager era un’aberrazione culturale, visto che in altre epoche era perfettamente accettabile. Poi si era soffermato sulla Silicon Valley: non e’ vero che lavoravano solo, molti manager usavano regolarmente droghe.