Certamente è un sentimento comune. In molti si stanno chiedendo se e quando qualcuno si renderà conto della disperazione nella quale sono caduti tantissimi italiani. Casi che si susseguono, uno dietro l’altro. Gesti estremi che portano a decisioni tragiche. L’ennesima in provincia di Napoli. Antonio Formicola, un fioraio del luogo si è prima dato fuoco e poi si è lanciato dal balcone dell’ufficio del sindaco del comune Ercolano. L’uomo voleva protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di mettere un divieto di sosta davanti alla sua bancarella che non gli avrebbe permesso di poter parcheggiare il proprio furgone. Il fiorario è stato soccorso da un passante e da un poliziotto, versa in gravi condizioni al Cardarelli di Napoli. Dopo l’accaduto nei pressi del Comune si sono raccolte centinaia di persone che hanno inscenato una protesta contro l’amministrazione. Il sindaco ha fatto sapere che il rifiuto al dialogo con Formicola era semplicemente da attribuire ad “un’agenda che prevedeva una serie di altri impegni”. Intanto il Formicola è morto. Trasportato all’ospedale nel reparto grandi ustionati, proprio quando i medici cercavano di soccorrerlo, l’uomo è andato in arresto cardiaco ed è deceduto.
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