epa05631393 A handout picture provided by Turkish President Press office shows, Turkish President Recep Tayyip Erdogan speaking during the National Agriculture meeting in Ankara, Turkey, 14 November 2016. EPA/TURKISH PRESIDENT PRESS OFFICE / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Erdogan minaccia di far passare i migranti

All’indomani del voto del Parlamento europeo, che ha dato l’ok al congelamento temporaneo dei colloqui di adesione della Turchia all’Ue, il presidente turco accusa: ‘Se l’Europa si spingerà troppo oltre, permetteremo ai rifugiati di passare dai valichi di frontiera verso i Paesi Ue’.  Non avete mai trattato l’umanità in modo onesto e non vi siete occupati delle persone in modo giusto. Non avete raccolto i bambini quando,  dopo essere annegati, nel Mediterraneo arrivavano sulle coste. Siamo noi che stiamo nutrendo circa 3,5 milioni di rifugiati in questo Paese. Voi non avete mantenuto le promesse. Quando 50 mila rifugiati sono arrivati a Kapikule (la frontiera tra Turchia e Bulgaria) vi siete messi a urlare e a dire ‘Che faremo se la Turchia apre i valichi di frontiera?’.  Apriremo le porte dell’Europa a milioni di profughi, è la  minaccia del presidente Erdogan. E anche se poche ore fa la risoluzione con cui il Parlamento europeo ha chiesto la larga maggioranza di sospendere il negoziato per l’adesione della Turchia all’Europa ha dimostrato un valore non vincolante dal punto di vista giuridico, il segnale politico lanciato è stato forte: ‘Le misure repressive adottate dal governo turco nel quadro dello stato di emergenza sono sproporzionate, attentano ai diritti e alle libertà fondamentali sanciti nella costituzione turca e minacciano i valori democratici dell’Unione europea’. Difficilmente ci sarà però una sospensione formale del negoziato, data la contrarietà della Commissione e della stessa Federica Mogherini.  Il motivo per cui la risoluzione del Parlamento Ue rimarrà lettera morta e il negoziato, formalmente, non sarà congerlato, lo spiega oggi il Washington Post: ‘L’Ue ha le mani legate dalla questione dei migranti’.  Ovvero: l’Ue ha siglato sei mesi fa un accordo con la Turchia, del valore di tre miliardi di euro  affinché gestisca la bomba migratoria siriana al posto dell’Europa. Qualcuno ora teme che Erdoğan possa ignorare l’accordo sui migranti e che smetta di contenere il flusso di rifugiati che tentano di raggiungere l’Europa, aprendo e chiudendo i flussi come arma di ricatto negoziale. A rendere improbabile lo scenario auspicato dal Parlamento Ue c’è poi un altro fatto: la Turchia è un Paese Nato. Ha il secondo esercito, numericamente parlando, di tutta l’Alleanza atlantica e la risoluzione odierna non cambia i termini della questione.

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