Non servirà più l’esame di stato per l’abilitazione a diverse professioni.
La notizia è stata resa nota da Consiglio dei ministri dopo l’approvazione di un ddl che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti. Il protagonista del disegno di legge è il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi.
Addio all’esame di stato per tutte (o quasi) le professioni regolamentate. E’ questo l’obbiettivo in tre tempi che si è posto il responsabile del dicastero che rappresenta l’ultimo grado della formazione e della didattica. In pratica, basterà la laurea magistrale per l’abilitazione all’esercizio delle professioni.
I primi a veder coincidere laurea e abilitazione saranno odontoiatri, farmacisti, veterinari e psicologi. Poi toccherà a geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti a una delle tre nuove lauree professionalizzanti introdotte quest’anno.
Infine – ma solo su iniziativa dei consigli nazionali o delle federazioni – potrebbe toccare ad architetti, biologi, ingegneri, dottori commercialisti, ecc.
Il ddl prevede che il tirocinio pratico-valutativo sia svolto all’interno dei corsi di laurea e che di conseguenza l’esame conclusivo del corso di studi divenga anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione.