Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, durante la trasmissione televisiva 'L'aria che tira' in onda su La7, Roma, 23 gennaio 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Esplode la bomba restituzioni nel M5S. La minaccia dei parlamentari: “Non versiamo più”

C’è un’altra gatta da pelare per il capo politico dei Cinque stelle Luigi di Maio: la minaccia dei parlamentari di non restituire parte dell’indennità. Sta facendo infuriare molto la decisione di alcuni parlamentari di non rispettare la regola grillina di rinunciare allo stipendio. Il numero dei parlamentari non regola aumenta. Sarebbero almeno una quindicina tra Camera e Senato. E spuntano anche nomi (il senatore Sergio Puglia) di fedelissimi del vicepremier Luigi di Maio. Ma il problema è un altro: i deputati che regolarmente hanno restituito parte delle indennità chiedono l’espulsione dei colleghi furbetti. La minaccia è di sospendere la restituzione dal prossimo mese se non saranno adottati provvedimenti. Perché le regole o valgono per tutti o per nessuno. L’elenco dei furbetti è lunghissimo. Ecco i nomi: Santi Cappellan, Rina De Lorenzo, Flora Frate,Veronica Giannone,Generoso Maraia, Stefano Vignaroli, Gloria Vizzini, Andrea Cioffi, Alfonso Ciampolillo, Franco Ortolani, Sergio Puglia.

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