I flussi di gas dal gasdotto Trans Austria Gasleitung attraverso le linee che transitano da Tarvisio (Udine) sono ripresi ieri sera alle 21. E’ quanto conferma un portavoce di Snam a seguito dell’esplosione dell’impianto di distribuzione di Baumgarten an der March (Austria) nella mattinata di ieri, che aveva bloccato la distribuzione di metano in Italia. Snam aveva già annunciato la ripresa dei flussi entro la mezzanotte.
Ieri l’esplosione ad un impianto di gas in Austria rievoca lo spettro di vecchie crisi, con il rinnovarsi dei timori sulla garanzie delle forniture e sulla complessiva tenuta del sistema. E rialimentato lo scontro fra il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e il governatore della Puglia, Michele Emiliano, con questa volta il Tap sullo sfondo.
In mattinata, nell’impianto di distribuzione del combustile a Baumgarten an der March, vero e proprio snodo europeo del gas, un’esplosione ha coinvolto decine di dipendenti e uno ha perso la vita. Il flusso del metano sul gasdotto Tag, il Trans Austria Gas Pipeline che porta il gas russo in Italia attraverso il Tarvisio, è stato immediatamente interrotto e il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha annunciato l’altrettanto immediata proclamazione dello stato di emergenza, chiamando in causa la fragilità del sistema italiano degli approvvigionamenti: se avessimo il Tap, non dovremmo dichiarare l’emergenza per questa mancanza di fornitura.
Invece, sottolinea, in Puglia c’è chi fa la guerra al Tap, alcuni intellettuali hanno invitato al sabotaggio, con il governatore Emiliano che ha fatto ricorso al Tar pure su questo e lo ha perso, ha ribadito Calenda, collegando il ricorso contro il Tap a quello, tuttora aperto, contro l’Ilva.
In tarda serata arriva la replica di Emiliano, che parla di decisione incosciente del Governo nell’autorizzare il gasdotto, perché quanto successo in Austria dimostra che i timori della Puglia hanno un fondamento evidente che ci obbligherà a presentare un esposto alla Procura per salvaguardare l’incolumità pubblica. Un ministro, aggiunge Emiliano, si dovrebbe preoccupare prima delle persone e della loro salute e sicurezza e poi del resto.