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Ucciso dal suo lavoro, o meglio, dalla scomodità di un mestiere che dà tanto, ma che a volte punisce paradossalmente, i più ambiziosi. E’ quello che è accaduto a Maya Nasser, giornalista iraniano ucciso mentre faceva un collegamento in diretta sulle esplosioni avvenute stamane a Damasco per la tv pubblica iraniana. Autori dell’omicidio, degli “insorti appoggiati dall’estero”, come precisa Presse Tv.
Nasser stava documentando le due esplosioni che si sono verificate vicino alla sede dello stato maggiore di Damasco. Gli attentati sarebbero stati opera di terroristi. Anche l’ong Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo ha confermato le due esplosioni, precisando che una si è verificata nella piazza ‘blindata’ di Omeyyades, al centro di Damasco, l’altra nel quartiere di Kafar Sussé, nell’area ovest della capitale. La seconda esplosione, riferisce l’ong, è stata anche accompagnata da colpi di arma da fuoco.
Una delle due bombe nei pressi dello Stato maggiore delle forze armate può esser stata posta all’interno del compound militare.
L’unica soluzione, per porre rimedio a quest’immane spargimento di sangue, è quella politica, come ha riferito il il re Abdallah di Giordania intervenendo all’Assemblea Generale dell’Onu. “In Siria solo la politica può riportare la stabilità nel Paese, preservare la sua integrità territoriale e la dignità del suo popolo”. La violenza –ha aggiunto il re giordano -deve finire immediatamente e la transizione iniziare ora”.Sono state causate da due kamikaze le esplosioni che hanno investito lo Stato Maggiore della Difesa, in un centralissimo quartiere di Damasco, causando la morte di quattro soldati di guardia. Questa la versione data dalla tv di Stato siriana, che cita fonti militari ufficiali.
Esplosioni. Nella doppia esplosione, sono rimaste ferite 14 persone tra militari e civili. La televisione locale ha ripreso le immagini di un furgone bianco che esplodeva in strada nei pressi degli alloggi del quartier generale dell’esertito e di un’altra esplosione all’interno del compound. L’Esercito Siriano Libero ha rivendicato l’attacco, sostenendo che diverse persone sono rimaste uccise.
