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Ad Amorosi, in provincia di Benevento, si inaugura domani il nuovo Polo museale che raccoglierà, tra l’altro, gli oggetti appartenuti a Garibaldi. Amorosi è situato in una piana con a destra il fiume Calore Irpino ed a sinistra il fiume Volturno. Nella piana del Volturno si svolse la battaglia dei Mille garibaldini contro l’esercito borbonico. A Palazzo Maturi, edificio ottocentesco situato nella Piazza Umberto I, restaurato di recente grazie ad un progetto della Unione Europea per il recupero dei beni culturali ed architettonici, sarà ospitato il Polo culturale che a piano terra esporrà i reperti garibaldini appartenuti a Bettino Craxi, che da sempre coltivava il sogno di esporli. Spesso diceva ad Umberto Cicconi, suo fotografo personale, di raccogliere i suoi cimeli personali e di esporli poi in un museo. Lettere, spade, abiti, tutti acquistati nei mercatini dell’usato, italiani e non. Una parte consistente venne sequestrata dalla Finanza nel 1997 nel porto di Livorno mentre stavano per essere imbarcati con destinazione Tunisia. Tre anni fa vennero messi all’asta, ma quelli in possesso di Cicconi si sono salvati e verranno esposti al pubblico. L’esposizione verrà fatta ad Amorosi perché nessuna altra città ha sostenuto il progetto. La mostra sarà aperta nel giorno della commemorazione dell’Unità d’Italia, alla presenza di Stefania Craxi e di Giorgio Benvenuto e sotto l’attenta vigilanza delle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi, infatti, sono giunte minacce a Cicconi, a cui viene contestata la celebrazione della figura di Garibaldi. Cicconi da curatore della mostra dice: “Queste minacce non mi fanno paura. I miei avi erano briganti che combatterono Garibaldi a fianco dei Borboni. Ma la storia del Sud deve ritrovare una sede di dialogo. Il polo di Amorosi potrà e dovrà servire a far dialogare un Sud ed un Nord che ancora oggi non si sono capiti.”.
Roberto Cristiano
